giovedì 28 marzo 2013

Al Lavoro con Yahoo

@gapingvoid_26/02
Personalmente non sono mai entrato in azione nel pianeta Yahoo, anche se ho valutato l'ingresso nel mondo Flickr per la pubblicazione delle immagini, ma mi trovo d'accordo con la decisione della CEO Marissa MAYER di far tornare a "lavorare tutti insieme" gli operatori casalinghi. La notizia ha maturato un mese perché l'applicazione della sentenza ha tempo fino a giugno, giusto per sistemare gli assetti scolastici dei figli e quelli familiari  in genere. Ho cominciato con la vignetta di Hugh MacLeod contenuta nella newsletter_26/02, un po' fuori dai soliti canoni astratti, come l'incipit del link @NYTimes "Since Marissa Mayer became chief executive of Yahoo, she has been working hard to get the Internet pioneer off its deathbed and make it an innovator once again ..."

Evidentemente il clima aziendale deve essersi rammollito e nella guerra di Internet o si combatte ferocemente o si muore, soprattutto quando le radici affondano nella preistoria della rete e si rischia di essere superati a destra, sinistra, sopra e sotto da nuove aziende con nuovi servizi o vecchi servizi con nuove funzionalità.

@gapingvoid_29/01
Ovviamente l'articolo @NYTimes cerca di confrontare i risultati di varie filosofie aziendali, mentre Marissa MAYER ha sott'occhio l'hallmark del colosso Google che sta seppellendo Yahoo. Ecco il testo originale diffuso dalle Risorse Umane, firmato da un'altra donna, Jackie RESES: colpo di genio o fregatura galattica?

Yahoos,
Over the past few months, we have introduced a number of great benefits and tools to make us more productive, efficient and fun. With the introduction of initiatives like FYI, Goals and PB&J, we want everyone to participate in our culture and contribute to the positive momentum. From Sunnyvale to Santa Monica, Bangalore to Beijing — I think we can all feel the energy and buzz in our offices.

To become the absolute best place to work, communication and collaboration will be important, so we need to be working side-by-side. That is why it is critical that we are all present in our offices. Some of the best decisions and insights come from hallway and cafeteria discussions, meeting new people, and impromptu team meetings. Speed and quality are often sacrificed when we work from home. We need to be one Yahoo!, and that starts with physically being together.

@gapingvoid_22/03
Beginning in June, we’re asking all employees with work-from-home arrangements to work in Yahoo! offices. If this impacts you, your management has already been in touch with next steps. And, for the rest of us who occasionally have to stay home for the cable guy, please use your best judgment in the spirit of collaboration. Being a Yahoo isn’t just about your day-to-day job, it is about the interactions and experiences that are only possible in our offices.

Thanks to all of you, we’ve already made remarkable progress as a company — and the best is yet to comeJackie

Ci saranno abbastanza scrivanie? O sarà sufficiente aggiungere sedie? Io so che sarei niente senza colleghi di lavoro e vari collaboratori nelle diverse attività (vd. post 25/12/2012): io e me combineremmo poco! Siamo ancora fisiologicamente non adatt(at)i al vivere virtuale: un mondo buono per mantenere i rapporti, non certo per costruirli ... parola di blogger!

3 commenti:

Tosto ha detto...

la vignetta è esilarante!
in effetti non ero al corrente di questa notizia.

Enrico VIVIAN ha detto...

CIAO Tosto, registrati @gapingvoid: (quasi) ogni giorno una pillola cartoonata.

BUONA PASQUA!

Tosto ha detto...

grazie auguri anche a te e famiglia :)

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