Avrei potuto comprarlo in tante occasioni in dieci anni, alla fine me lo sono fatto regalare per Natale 2016, anche per capire il 'bisogno di nuovo' che ha pervaso Orlando.
Dentro ci sono tante cose che mi piacciono, didascaliche senza essere pedanti, aneddoti e numeri (*) mai troppo pesanti forse perché li ho vissuti fra diretta (**) e differita.
Forse perché sono abituato al linguaggio e a leggere fra le righe - 46 nella pagine piene - troppe per un occhio non più allenato o poco paziente.
Come farci stare tutto in un libro? Sempre più difficile con l'attenzione in continuo calo. Eppure in giro vedo ancora tanti romanzi malloppo a me impossibili.
Oltre ai nuovi argomenti che non hanno trovato posto nelle riedizioni (***), forse bisogna trovare nuovi schemi narrativi per i nuovi runner.
Per quanto vecchio parto sempre dai fondamentali e loro aggiornamenti da combinare al meglio rispettando sempre la fisiologia ...
(*) se continuo a non usare GPS e a frequentare l'Altopiano a pag.59 apprendo che il giro dell'Aeroporto misura 3'545m ... la distanza non era particolarmente importante perché il mio obiettivo era quello di percorrere il giro 30" più veloce del precedente ... parlando di progressioni
(**) leggendo pag.103 è possibile immaginare le parole urlatemi da Gaspare Polizzi quando accennai a un defaticamento?
(***) la mia copia è una quarta edizione 2016/02 - una ogni 3 anni e mezzo da 2005/12
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