Che il critico d'arte apprezzerebbe con un po' di matematica, come io l'ardito paragone, al Getty meglio che alle Gallerie.
A Venezia nella valigia di Duchamp, che l'uomo vitruviano era in trasferta a Parigi, molto più dei baffetti alla Gioconda.
Ci ho messo qualche pagina (ben patinata) per entrare nel testo, che sembrava dettato più che riflesso, quasi come Philippe.
Sgarbi vola che è un piacere, per chi apprezza Leonardo nei secoli anche straniero, uomo che riposava poco e finiva niente.
Forse il meglio lo abbiamo visto fra Londra e Firenze, tutto il resto a Vigevano, poi avanti col prossimo più completo.
Maestria nel disegno insuperabile, forse perché ha lasciato più schizzi che quadri, accontentandosi di forme e volumi.
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