Di sicuro la prestazione è andata a ramengo, ma non rinuncio all'idea di correre a Londra. Sono stato fermo tutta una settimana, pur di salvare la partecipazione, ho fatto terapie a cui non mi sono sottoposto nel recente passato, visto che non c'era il tempo di attendere i naturali processi di autoriparazione a cui solitamente mi affido. Faccio ginnastica e allungamento, soprattutto per la catena cinetica posteriore da cui deriva sta disgrazia.
Tutto è cominciato con un affaticamento che imputavo ai gemelli, giusta conseguenza di allenamenti che avrebbero dovuto essere qualificanti (vd. commento alla Montefortiana). Ancora nel post del cross di Pescantina imputavo la difficoltà al gastrocnemio, perché nel frattempo le sofferenze muscolari alle cosce erano state recuperate. Invece avevo innescato la bomba nel muscolo popliteo, che si pone di traverso al di sotto del polpaccio e ha fatto infiammare l'inserzione nella faccia esterna del condilo laterale del femore (vd. zona cerchiata nell'immagine). Tanto il muscolo era congestionato che sembrava nascondere delle cisti di Baker o far presagire danni alle strutture cartilaginee e legamentose del ginocchio. Niente di tutto questo, dice l'esito della RMN. Rimosso il tanto fumo sintomatologico, è rimasta la sofferenza specifica originaria. Nell'attesa della disinfiammazione si riassorbirà anche l'edema del pivot. Parola di grande ortopedico.
Quante altre volte mi è andata male (senza tirarmi troppa sfortuna)? Dopo la narrazione di un aneddoto positivo la settimana scorsa, è il turno di un aneddoto negativo, che sarà citato per altri versi in un futuro post. Successe nella primavera del 1995 quando stavo raccogliendo i primi risultati di un buon inverno in continuità. Correndo sugli argini del Monticano subî una distorsione alla caviglia sinistra, una delle tante che non fa gonfiare il piede e non duole tanto da stare fermi. Non ci pensai, continuai a correre nei giorni successivi e cominciai bene la mia stagione in pista. Le sollecitazioni sull'articolazione instabile cominciarono a segnarla con un'infiammazione sempre più fastidiosa. Tanto si scombinò l'assetto che i problemi rimbalzarono anche sulla gamba destra e ai Campionati Universitari di fine maggio non riuscî a completare i 10'000m. Continuai per un mese a trovare rimedio, correndoci sopra. Poi ci vollero mesi a ristabilire l'equilibrio.
In un successivo post il riassunto di questa densa domenica di gare: StraVicenza (quanti miglioramenti fra gli atleti che consiglio!), Campionati del Mondo di Corsa campestre, Maratona di Roma, Mezza Maratona di Lisbona e di NYC, ...
StraVicenza 2011 - passaggio in Piazza dei Signori di fronte alla Basilica Palladiana |
In un successivo post il riassunto di questa densa domenica di gare: StraVicenza (quanti miglioramenti fra gli atleti che consiglio!), Campionati del Mondo di Corsa campestre, Maratona di Roma, Mezza Maratona di Lisbona e di NYC, ...
3 commenti:
Mal che vada a London ci tirerai la gara.
Ti divertirai lo stesso.
Bene Enrico, tu provaci comunque! "... bleeding, but none of us leaving ..." (The Flood - Take That - v. post del 30 gennaio)
A.D.
@ Matteo: domenica non ho gareggiato alla StraVicenza, ma dopo aver fatto lo scatto con il cellulare in piazza dei Signori mi sono inserito nel flusso, aiutando diversi atleti a gestire la gara su ritmi di 4'20"-30"
dopo 8 giorni di completo riposo dalla corsa è andata bene così sui 10km
la maratona di Londra è tutta un'altra gara e, oltre a esserci, spero di correre un po' più veloce
@ Antonella: bleeding? ho già sparso abbastanza sangue; lacrime no
non è un problema di volontà o di saper soffrire, ma di recuperare tutti i pezzi in tempo; considera che 42km sono sempre lunghi per me
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