mercoledì 27 aprile 2011

Quando sarebbe meglio tacere

Sono tornato a casa da Londra martedì notte e già mercoledì mattina ho sfogliato il sito podisti.net alla ricerca dell'usuale certosino lavoro sui risultati degli italiani nelle maratone estere normalmente riassunti in file Excel. Subito sono stato colpito dall'intervista a Roberto BARBI (25/03/1965) che ho letto rapidamente. "Niente di nuovo! Chissà perché è stato riesumato un atleta sepolto dalla radiazione che avrebbe fatto meglio a rimanere silenzioso nel suo sepolcro. Perché chiamare in causa proprio Stefano BALDINI? Sparare sul nome più conosciuto, un atleta che comunque si è ritirato. Che strano! Ci sono solo tre commenti". Non mi ero accorto che la notizia era stata pubblicata solo la sera prima. Poco dopo nella stessa mattinata si è scatenato l'inferno. Oltre ad alcune circostanziate opinioni, troviamo un riassunto di torbidi pensieri che si agitano nel torbido del sospetto alimentato di commento in commento.
Per chi non lo avesse mai sentito parlare è possibile ammirare il BARBI nell'intervista di Enrico LUCCI per il programma Mediaset Le Iene (24/04/2003, consiglio la visione, dura meno di 5'). Nonostante il montaggio tipico della trasmissione risulta una comunicazione più precisa rispetto al pezzo di Massimiliano CASTELLANI uscito sabato 16/04/2011 su L'Avvenire e alcuni svarioni nel testo mi fanno intuire che il giornalista non capisce molto di cose di corsa. Il quotidiano sembra lanciato verso un'inchiesta in più puntate raggiungibile da link in fondo alla prima pagina del sito. Dopo una generica intervista a Sandro DONATI (15/04), c'è già un'altra intervista a Marcello GUARDUCCI.
Avevo già parlato di doping in uno dei primi post (08/01/2011) più che altro perché ero rimasto sorpreso della presentazione che ne era stata fatta. Troppo limitante e fuorviante ne L'Arena di Massimo GILETTI. E anche adesso mi chiedo: dopo aver letto l'intervista di BARBI, è cambiata la mia opinione sul doping? Come ammette lui stesso, sono convinto che gli ha fatto molto male - forse il danno alla valvola aortica non è tutto - e solo l'ultima e definitiva positività lo ha salvato, suo malgrado. Non avrebbe forse continuato a inseguire premi e ingaggi per acquistare le sostanze da cui dipendevano i suoi risultati? Se alla fine perdi in salute e non guadagni, che ti dopi a fare quando hai già spiegato come ottieni i risultati?
Prendersela con BALDINI è stata una grande sciocchezza e Stefano ha fatto bene a querelarlo perché sta vivendo con i risultati e il credito raccolti in una luminosa carriera sportiva che nessuno ha diritto di attaccare con argomenti inconsistenti. Fossero poi rimasti nella nicchia de L'Avvenire avrebbero solleticato il prurito di pochi perbenisti. La bomba è scoppiata quando le dichiarazioni sono rimbalzate sulle riviste sportive. Non si è accorto Massimiliano CASTELLANI che parlare di fair play con Roberto BARBI è come discutere di morigeratezza dei costumi con Lady GAGA? A dimostrazione della perversione dei lettori c'è la vittoria devastante nella gara dei commenti raccolti in calce alle rispettive interviste su podisti.net dove Roberto BARBI batte Stefano BALDINI 55 a 2 (risultato in aggiornamento).


Succede di incrociare il doping? Anche più spesso di quanto si pensi. A me è capitato anche recentemente a NYC 2010 quando ho ricevuto dall'organizzazione della maratona questo messaggio "The KNAU (Dutch Federation) has suspended (again) Simon Vroemen.  It is a long story, but may be we have to DQ him from the ING NYC Marathon. If that happens, you will be elevated to the #2 masters runner in the race. I am waiting for the IAAF to provide me with a decision". Tuttora lo vedo 5" davanti a me nella classifica e forse la IAAF non ha mai recepito la decisione della federazione olandese. Non mi cambia la vita. Nel frattempo mi sono fatto una cultura sul travaglio giudiziario di Simon VROEMAN, che mi era sembrato un ragazzo simpatico con cui avevo parlato a lungo nel tendone che ci accoglieva prima della partenza in quanto anche lui intendeva correre sotto le 2h30', e da allora ho imparato a guardare la lista degli atleti sanzionati dalla IAAF dove brilla un campione nostrano, che ho conosciuto proprio su podisti.net, ovvero quel Gaetano CIVIELLO a cui sono stati comminati 12 anni di squalifica fino al 19/04/2022 a causa di "use, possession & trafficking of prohibited substances". Troviamo anche Elisa DESCO che alla fine sconterà quasi 3 anni di assenza dalle gare (fino al 28/08/2012) dopo la vittoria al Campionato del Mondo di Corsa in Montagna (06/09/2009) che le è stata tolta per la positività alla CERA. Ecco un caso molto più fresco e interessante per il curioso Massimiliano CASTELLANI, potenzialmente ricco degli intrecci per una nuova storia. Manca ancora dalla lista Zivile BALCIUNAITE (quasi anacronistico il suo rapporto tra testosterone ed epitestosterone oltre il limite consentito): l'eventuale squalifica della lituana farebbe la gioia di Anna INCERTI che salirebbe di un gradino sul podio dei recenti Campionati Europei di Barcellona. Anzi, il suo allenatore si rammarica perché la sua atleta avrebbe potuto lottare per l'oro.
Controlli estesi, regole precise, azioni sicure, tempi rapidi: i risultati delle gare non possono rimanere in sospeso per mesi! Solo così lo sport tornerà a guadagnare credibilità.

19 commenti:

bressdicorsa ha detto...

enrico,hai anche ragione ma secondo me' un argomento troppo heavy per un blog! parere personale!scrivi delle tue corse,la gente ha fame dei tuoi insegnamenti!

Enrico VIVIAN ha detto...

@bress: grazie del consiglio! all'argomento sono stato sensibilizzato fin da giovane, quando l'insegnante di educazione fisica delle scuole medie inferiori (ex lanciatore nazionale) ci mostrava filmati di grande atletica e ci avvertiva che tante grandi prestazioni potevano non essere pulite

lo stesso ebbe il coraggio di organizzare nel 1985 a Marostica un convegno sul doping (da qualche parte devo avere gli atti) di cui mi rimase fissa nella memoria la frase dell'allora CT della nazionale che dopo aver ascoltato gli interventi prese la parola e disse "di notte non dormo pensando ai miei atleti"; ti assicuro che non parlava di sesso

ho quasi raddoppiato i caratteri presenti di solito in un post per dare tutti i riferimenti e comporre un mosaico a più facce attorno allo stesso problema doping e antidoping che, credimi, sono più vicini di quanto credi

mai sentito parlare di "rapporto tra testosterone ed epitestosterone"? quando fu introdotto questo criterio gli atleti furbi si presentavano ai controlli con il certificato medico che attestava una fisiologica anomalia

se l'argomento non interessa puoi saltarlo, ma l'ora necessaria per visionare tutto il materiale linkato è ben spesa

Matteo Vivian ha detto...

Come al solito fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
Purtroppo l'interesse pruriginoso dei lettori, in generale, è più indirizzato allo scandalo e al pettegolezzo che al lavoro serio e costruttivo.
Certe atleti colti con la CERA nel corpo accampano le stesse scuse degli automobilisti con tasso di alcool moooolto superiore al consentito: io, ma se bevuto solo un bicchiere, impossibile.

Marines ha detto...

Enrico sono CONVINTISSIMO che questi sono argomenti da TRATTARE non solamente nei nostri "PICCOLI" BlogS......

E' un GROSSO problema anche nel mondo del CICLISMO......(Ricco,Sella,Rebellin,Di Luca,Valverde...ecc....)sono nomi noti che dopo "solo" 2 anni di squalifica ritornano in gruppo!!!!!

Che fare?????

RADIAZIONE a VITA.......

Ma trovi sempre chi dice che i corridori o atleti vari,sono gli ultimi della "catena".....e pagano "solo" loro!!!!!!

Allora,ripeto,che fare??????

Lascio la lettura di questo articolo del GdV della settimana scorsa.....NON ho PAROLE!!!!!

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/566_altri_sport/246004_irrompelantidopingtra_gli_esordienti/

Ciao,Enrico e Matteo......

A BUMBAZZZAAAAAA siempre

Enrico VIVIAN ha detto...

@Marines: prova a convincere il tuo presidente! o forse non gli piace Lady GAGA?

le regole esistenti funzionerebbero se fossero applicate

proprio domenica guardavo la Liegi-Bastogne-Liegi e durante la telecronaca si andava a cercare i protagonisti fra i vincitori del passato tutti squalificati in vario modo nel tempo
2004 Davide Rebellin
2005 Aleksandr Vinokurov
2006 Alejandro Valverde
2007 Danilo Di Luca
2008 Alejandro Valverde
2010 Aleksandr Vinokurov
Davide Rebellin rientra fra poco dalla sospensione e alla fine della gara è stato mostrato un filmato contenente il filotto di vittorie Amstel-Freccia Vallone-Liegi ripetuto quest'anno da Philippe Gilbert e allungato con la Freccia del Brabante

ovviamente i cronisti sono molto discreti nelle comunicazioni e in questo il ciclismo è molto più bravo dell'atletica

l'antidoping nelle gare giovanili di ciclismo c'è da tempo e non mi stupiscono certe situazioni; ero in attesa di lasciare il mio campione di urina durante i controlli alla fine dei Campionati Italiani di Mezza Maratona del luglio 1991 a Verona (caldo umido assurdo!) e mi intrattenevo con i giudici e i medici che assistevano; fra di loro c'era anche un vicentino che mi disse che il caso più schifoso che gli era capitato fino a quel momento era una positività agli stimolanti riscontrato durante una gara di bimbi ciclisti

il presidente FCI Renato DI ROCCO promette pene più severe e criteri più stringenti per incarichi e funzioni federali http://www.avvenire.it/Sport/pene+piu+severe+la+bicicletta+stringe+i+freni_201104150904270370000.htm

se applicate retroattivamente il ciclismo italiano scompare

bressdicorsa ha detto...

AZZ SIAMO IN ITALY...LO SAPETE O NO?

Andreadicorsa ha detto...

non sono daccordo col Bress, il blog serve per parlare di tutto e quindi anche di doping, argomento che a volte molti sembrano schivare. un post dettagliato e ben scritto come sempre! Io Barbi l'ho visto una volta sola al giro del trasimeno nel 2008 dove su 59 km dette 10 minuti al 2°. Lo vidi tristemente solo sia prima che dopo la gara, tutti lo evitavano, che tristezza.....ha avuto quello che si meritava!

Enrico VIVIAN ha detto...

@bress: si, siamo in Italia! e siamo surclassati da paesi come la Spagna dove i governi arrivano a proteggere i propri campioni

@andrea: non mi piace parlare di doping e se entriamo nei dettagli farmacologici diventiamo noiosi; ho fatto un riassunto di alcune recenti comunicazioni in cui mi sono imbattuto e che ho cercato di raccontare

Roberto BARBI avrebbe fatto meglio a controllare il testo dell'intervista prima di farla pubblicare; per il suo decennale imbroglio atletico, scoperto quasi per caso e definitivamente condannato, dovrebbe solo chiedere scusa

Anonimo ha detto...

Il tuo post sembrava un bel mattoncino da mandare giu,poi però ha raccolto impressioni e riflessioni che dimostrano il vibrante interesse all'argomento.Era inevitabile ,o perlomeno lo era per chi pesta i piedi sull'asfalto e lo fa con grinta,passione e sacrificio,ma sopratutto in modo PULITO!!!!!!!!!!

Enrico VIVIAN ha detto...

@emiliano: l'argomento doping/antidoping è duro e contorto e per seguirlo si perde tempo che di solito preferisco dedicare a pensieri produttivi; ho unito recenti informazioni da varie fonti e spero di averle intessute decentemente; mi auguro di non avvertire più l'urgenza di tornarci sopra

Anonimo ha detto...

Enrico,questi argomenti mi intrigano,mi incuriosisce ascoltare i pareri di chi ha più esperienza podistica di me.Ben vengano.
Scrivere di allenamenti e tempi è,tutto sommato abbastanza semplice,ragionare di doping meno.
Le mie riflessioni però si fermano quando penso che chi ha fatto uso di sostanze non lecite all'inizio aveva certamente una passione che bruciava per lo sport.E' qui che manca il passo successivo,il perchè!!Non voglio fermarmi al fattore gloria e soldi.Quindi la passione annebbia l'intelligenza e la razionalità?
Ciao.

Enrico VIVIAN ha detto...

@Emiliano: più che un parere autorevole spero di aver postato un racconto abbordabile, aperto agli approfondimenti del caso

l’esperienza di Roberto BARBI ci avverte che le sostanze sono più abbordabili di quanto si pensi, che è facile arrangiarsi (senza arrivare a tentare il suicidio come Riccardo Riccò) e, a forza di sentire e guardare le modificazioni indotte dal doping su di sé, le vede negli altri anche dove non ci sono

sono convinto che Roberto BARBI bruci ancora di passione per la corsa e ha rischiato di bruciarsi del tutto

come ha iniziato? lo ha detto lui stesso (in 10’ guardati il video de Le Iene e rileggi l’intervista su podisti.net o L’Avvenire): superare la situazione di stallo prestazionale e l’ossessiva convinzione che fosse circondato da avversari che utilizzavano un supporto che a lui ancora mancava

ha visto che il sistema funzionava fra risultati e impunità; poi ha raggiunto una forma di dipendenza interrotta solo dalle squalifiche

Federico ha detto...

Ciao a tutti! Sono Federico, un podista che pratica atletica di fondo a livello agonistico, specialità 10mila e mezze maratone con qualche maratona.
Nel 2006, prima di correre a livello agonistico, ero un semplice amatore e leggevo le imprese di un certo Roberto Barbi (si proprio lui) risalenti al 1998-2001 senza sapere che lui fosse dopato. Lo vedevo come un mito, come un "normale" atleta molto dotato in grado di ottenere certi risultati importanti. Solo alla fine del 2012 ho scoperto la sua positività al doping e mi sono un po' informato.
Ora una domanda che continuo a pormi e che pongo a tutti voi:
Io ho corso diversi mille sotto i 3 senza grandi difficoltà ma il tutto si limita a poche prove di ripetute con un buon recupero. Ora, non voglio certo essere paragonato a un top atleta, ma correre così forte una maratona intera non è solo questione di bravura e talento, ma anche qualcosa in più che va oltre all'umano e sconfina nell'inumano o per meglio dire nell'aiuto di sostanze esterne.
Pensiamoci un po' su..
Buona corsa a tutti

Enrico VIVIAN ha detto...

chi ci leggerà qui sotto, in un post di quasi due anni fa?

il tuo ragionamento ha la stessa base di quello che ha portato Roberto BARBI ad accusare Stefano BALDINI e può essere applicato su di te da chi fa fatica a correre i mille sotto i 4

nel post 02/10/2012 vedi i due leader in maratona nel 2012, subito dopo l'arrivo: Geoffrey almeno è sudato, Dennis è completamente asciutto! FENOMENI!

Nicola ha detto...

Letto, letto tutto sino alla fine ;)

Nicola ha detto...

ah, nel frattempo l'intervista a BARBI l'hanno rimossa da podisti.net, ma l'ho trovata ripostata su un forum
di finanza, sezione Calcio Serie B...

http://www.finanzaonline.com/forum/calcio-serie-b-serie-minori-ed-estero/1438874-lintervista-al-padre-di-swartzer-2.html

Enrico VIVIAN ha detto...

purtroppo si sono persi i link nella ristrutturazione del sito podisti.net e non solo quelli di questo post ...

il testo mi piace anche dopo due anni e forse, riscrivendolo adesso, sarei più cattivo

Nicola ha detto...

Ottima occasione per riscrivere il post ed aggiornare i link ;)

Dovrebbbero tutti usare i permalink per evitare questi problemi.
In alternativa potresti fare uno snapshot della pagina, il tuo link rimanda ad una pagina interna con lo snapshot (JPG), cliccando sul quale si viene rimandati alla fonte sin tanto che risulta disponibile, altrimenti rimane la pagina col JPG almeno per diritto di cronaca.
È un lavoraccio, lo so, anche se automatizzabile (sei un ingegnere, sono sicuro che già ti si sono accese un paio di lampadine ;) ), ma accrescerebbe di molto il valore storico del tuo blog nel tempo.

Enrico VIVIAN ha detto...

grazie dei suggerimenti!

sono solo un ingegnere chimico di antico ordinamento: considera che ho fatto le esercitazioni di calcolo in Fortran 77 ...

l'evoluzione ultima del blog dovrebbe essere ... NO LINK!

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