mercoledì 6 aprile 2011

Sliding Doors

Parco Querini, Vicenza
inverno 1982-83
La preparazione alla conferenza di qualche settimana fa mi ha costretto a recuperare delle foto che gli organizzatori hanno proiettato come introduzione ai racconti. All'apertura dei contenitori è uscito di tutto!

Tanto per tornare all'ultimo post di Parco Querini ho riesumato due scatti dell'inverno 1982-83 quando vinsi i campionati provinciali Esercito-Scuola. Sul podio medaglia e maglietta da portare con orgoglio nei successivi allenamenti primaverili. Già allora avevo superato abbondantemente il metro e ottanta, ma superavo di poco i 60kg, poco prima dell'esplosione ormonale: in un paio d'anni avrei aggiunto una decina di chili.

È riemersa anche la foto di una gara premonitrice ovvero la vittoria a una prova del Campionato di Corsa Junior del 1986 a Sanremo (IM) sui 15km, al primo anno di categoria. Era fine settembre e ormai la stagione su pista si era esaurita. Stavo bene e buttando l'occhio sul calendario ci stava questa gara che mi ispirava. Allora la qualificazione tecnica passava per l'attività su pista, ma io ho sempre corso molto bene anche su strada. Avevo vinto un paio di mesi prima anche la prova di categoria a Piovene Rocchette (VI), la gara che da quattro anni, purtroppo, era "Memorial Fulvio COSTA" (qui un accorato ricordo dello stesso Orlando).

Sanremo (IM), settembre 1986
Torniamo a settembre. La gara è in fondo alla Liguria, ma sono l'unico giovane mezzofondista in società a vedere oltre il Mincio. "Papà mi porti fino a Sanremo?". "Subito!". Sempre disponibile ad accompagnarmi ovunque. Sveglia alle 4 di domenica mattina, colazione, partenza da Marostica 04:30 dopo aver raccolto l'amico Maurizio BATTISTELLA (atleta da 3'43" sui 1'500m e 14' sui 5'000m) che mi avrebbe pilotato in gara, planiamo su Sanremo alle 08:30 a bordo della Lancia Thema, seconda rapida colazione, presa visione della zona partenza-arrivo, breve riscaldamento, ore 10 gara. Non ricordo molto, si andava avanti indietro per il lungomare e l'ultimo a staccarsi fu un certo Salah QOQAICHE MAR, tesserato allora per una società calabrese, che qualche anno dopo Salvatore BETTIOL si ritroverà alle calcagna in quella strana maratona olimpica di Barcellona 1992 (osservare il giovane podio 22-24-24 anni e i tempi lenti a causa del caldo e dell'altimetria).
Ci fermammo a mangiare in compagnia degli amici della PAF Verona e il loro presidente Sergio PENNACCHIONI, assente dal campo di gara, volle complimentarsi con me al telefono. Seguirono altre telefonate per convincermi a correre con la sua gloriosa società, inutilmente. La porta verso le gare di fondo si chiuse in quel 1986 per riaprirsi venti anni più tradi (vd. precedente post). Rimasi quindi a crogiolarmi nel mezzofondo sempre più prolungato con qualche puntata verso la mezza maratona. Alla stessa maniera sei anni più tardi fui terzo ai Campionati Italiani di Erba siglando quello che rimarrà il mio personale di 1h04'03", al termine della mia miglior stagione in pista e senza preparazione specifica.

Piovene Rocchette (VI), luglio 1986
Nello stesso post dedicato agli "esordi di maratona" ho descritto anche la strana situazione di Daniele MEUCCI, ancora deciso a rimanere in pista nonostante gli sia palesemente stretta. Forse che il recente cambio di allenatore lo porterà con più convinzione alla distanza più lunga? Riuscirà Massimo MAGNANI a non fargli perdere altro tempo?

PS piccolo quiz enigmistico - alla partenza della gara di Piovene ci sono tanti buoni atleti, quasi tutti hanno smesso, ma il numero 121 è tuttora in attività ed è famoso per le stravaganti imprese. Chi sarà mai? Era in Forestale quando non poteva ancora essere in Polizia. Qui la soluzione.

18 commenti:

Albe che corre ha detto...

Beh ..complimenti!
..ma 1.80x60kg è impressionante!

Siro ha detto...

caro Enrico, senza barba, ma ero io quello alle tue calcagna sul podio del parco Querini. Davanti ad altri cari avvversari. E nell'ultima foto rivedo Vico, Santacatterina...
Siro

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Albe: misure da giovinetto! l'insegnante di educazione fisica alle scuole medie inferiori ci misurava e ci faceva eseguire test a inizio e a fine anno

a 14 anni nel maggio-giugno 1982 le mie dimensioni erano 182cm x 60kg (a memoria); poi si sono aggiunti 7cm e 10kg abbondanti

@ Siro: eh già! sei proprio tu; a volte ero avanti io, a volte eri avanti tu

a Parco Querini vedi Michele BAGGIO e Giuseppe MARCON

a Piovene vedi anche Girolamo TESSAROLLO, Fabrizio PANOZZO

quale onore che tu mi legga!

Tosto ha detto...

1h04' andavi come un missile!

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Tosto: missile è una parola pesante, soprattutto in periodo di guerra

tu mi hai conosciuto nella fase 2 della mia carriera, forse più simpatica, di sicuro meno tonica

tra l'altro quel risultato andrebbe circostanziato e meriterebbe un post: campionato italiano in circuito di ca. 4km su percorso vallonato a Erba (VA); davanti a me solo Walter D'URBANO e Vincenzo MODICA; nessuna preparazione specifica, solo forza e salute, in grado di spazzolare tutti i personali dai 1500m alla 21,1km

anche quella volta mi accompagnò mio padre che si godette lo spettacolo

più che il risultato ebbe valore la foto del podio su 2 pagine pubblicata da CORRERE che mi fece conoscere anche a chi non mi seguiva in pista (devo averlo in qualche scatolone)

Andreadicorsa ha detto...

troppo facile il quizzzzz.....
risposta: Paolo Venturini

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Andrea: lo hai riconosciuto o hai premuto il pulsante "Qui la soluzione"?

sceglie bene i suoi sponsor
http://www.paoloventurini.it/sponsor.php

Tosto ha detto...

periodo di guerra ? :) eh he he
se ti riferisci alla nostra italietta, non saprei!
se ti riferisci a qualcos'altro da che mondo e mondo una guerricciola al mondo non manca mai :)

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico,scrivo per farti una proposta/richiesta:perchè non scrivi qualcosa riguardo quanto e come ti allenavi nelle tue migliori annate da mezzofondista prolungato?(anni 90).
I dati di riferimento potrebbero essere:
A)quantità di Km settimanali sostenuti mediamente nel periodo autunnale-invernale;
B)quantità di Km settimanali sostenuti nel periodo primaverile-estivo;
C)lavori migliori dei vari periodi;
D)gare principali e come ti preparasti per arrivarci al meglio;
E)altre eventuali
Sarebbe penso molto interessante

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Tosto: hai ragione! in qualche parte del mondo ci sono sempre guerre in corso; magari se ne parla poco perché non fanno notizia

@ Daniele: se 91 è il tuo anno di nascita (te l'ho già chiesto?!) ti farà tenerezza leggere di questo animale giurassico

in linea di principio non ho problemi a pubblicare i miei allenamenti antichi che riuniti potrebbero diventare "storia di un tentato suicidio atletico" (ci ero quasi riuscito);

ho tutta la documentazione cartacea fino al 1996 (l'ho intravista cercando le foto) e dovrei trasporla in foglio di calcolo

col tempo ricostruirò tante situazioni sperando di renderle interessanti e leggibili, cercando magari di non ripetermi

altra possibilità: un giorno potrei mettere a disposizione i diari originali per i curiosi esegeti; questa sarà un'altra storia

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico,sì 1991 è il mio anno di nascita...mah...tu sei arrivato a correre i 10000 in 28'54''se non sbaglio...avrai anche tentato il ''suicidio atletico''ma il tuo modo di allenarti ha prodotto ottimi frutti...mi metto tra i curiosi esegeti!

Enrico VIVIAN ha detto...

@ Daniele: spero di accontentarti a breve

avendo tuttora il piacere di tenere in mano penna e matita, ho sempre avuto cura di trascrivere gli allenamenti in agende settimanali; piccole note estemporanee riescono a richiamarmi alla memoria particolari anche dopo anni dagli accadimenti

poi faccio i conti su foglio elettronico

Matteo Vivian ha detto...

Non so a che media hai corso i 15km di San Remo, di sicutro sei arrivato a destinazione alla media di circa 180km/h all'epoca si poteva anche solo con i 165CV della Thema i.e. Turbo nuova. Bei tempi

Matteo Vivian ha detto...

Le foto di Parco Quernini sono mie?
Non ricordo. Di sicuro non correvo perché ho saltato quell'inverno per infortunio.

Enrico VIVIAN ha detto...

@ matteo: in 25 anni è cambiato molto; fra tutor e autovelox certe imprese non sono più realizzabili, contenti di essere qui a raccontarle

all’andata ho sonnecchiato molto, al ritorno mi sono accorto quanto è larga l’Italia; papà Carlo era un autista formidabile

è possibile che a Parco Querini avessimo comprato la Olympus mju compatta? di sicuro non hai fotografato con la Rolleiflex

Matteo Vivian ha detto...

Dovrei controllare nei negativi, ma se le foto sono mie di sicuro la fotocamera era l'ovetto Olympus XA-2 detta "Ovetto". Mi fu rubata durante i servizio militare.

Anonimo ha detto...

Ho ripreso a correre da poco, dopo circa due anni di stop, e vedo solo ora il tuo blog.
Che emozione, mi hai fatto tornare indietro di un quarto di secolo, c'ero anch'io quella sera a Piovene Rocchette, avevo il 123, e riconosco anche molti altri. Abbiamo corso insieme diverse volte, ma tu sei sempre stato su un'altro pianeta!
Se riesco a rimettermi a correre decentemente chissà che una volta non ci si trovi a qualche manifestazione.
In bocca al lupo per il tuo ginocchio.
Simone

Enrico VIVIAN ha detto...

sono strane le vie che portano a (re)incontrarsi! KEEP IN TOUCH

vedo gesti scaramantici nella foto antica

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