giovedì 15 marzo 2012

grazie RaiSport, grazie YouTube


Domenica pomeriggio mi sono perso la terza giornata dei Mondiali Indoor da Istanbul in TV. Tanto mi ero infervorato venerdì e sabato alla vista di tanta bella atletica (vd. post 11/03), che mi dispiaceva non rimanere con la gamba sinistra ben stesa sul divano, a far recuperare il ginocchio sinistro. Atleticanet.it mi suggeriva la soluzione nella replica del lunedì, magari senza guardare i risultati in modo da gustarmi le gare come fossero in diretta. Chissà cosa sarebbe andato in onda nelle quattro ore e mezza previste ... forse l'ultimo pomeriggio per intero?

Gianni BUGNO vince il Mondiale 1992
su Laurent JALABERT - Benidorm (SPA)
Lunedì mattina sto davanti al PC dopo le 10 e nella programmazione online di RaiSport c'è ancora l'atletica, come previsto alle 10:20. Mi collego poco dopo e vedo passare qualche pezzo di "Memorie di Sport", verificando che la differita di atletica è stata spostata alle 11:20. Vado avanti con le mie cose e mi riconnetto poco prima di mezzogiorno per verificare che sono ancora in onda altre amenità dal passato. Mi riconnetto ancora più tardi e niente atletica. In compenso vedo apparire maglie azzurre che conosco bene ...

Fra le "Perle di Sport" va in onda un capolavoro di Gianni BUGNO di venti anni fa, ovvero il Mondiale su strada di Benidorm, quello del bis dopo la maglia iridata dell'anno precedente a Stoccarda. Gli ultimi giri in forma integrale, comprensivi di commento originale del tridente Adriano DE ZAN, Vittorio ADORNI, Giacomo SANTINI. Cerco l'atletica del giorno prima e trovo ciclismo d'annata ...
# come è cambiato il ciclismo!?! soprattutto i telai delle bici e i profili delle ruote, che sembrano inconsistenti rispetto a quelli in voga adesso;
# come sono cambiati i ciclisti!?! fanno impressione senza caschetto protettivo; Maurizio FONDRIEST dopo il ritiro all'inizio dell'ultimo giro risponde "... le gambe non giravano ... non era giornata ...", altro che comunicati su twitter!
# come sono cambiati i telecronisti!?! i commenti sono tutti qualitativi, senza troppi apprezzamenti sui rapporti, sugli integratori, sulle pulsazioni cardiache, sulle velocità di soglia, ...

Bernard LAGAT vince 3000m
ai Campionati Mondiali indoor
(vd. @IAAF - Getty Images)
Allora mi ero perso la diretta perché in quella prima domenica di settembre 1992 ho accompagnato un amico a una fiera sportiva a Milano (esperimento mai più ripetuto) e al ritorno a casa ho visto e rivisto la volata lanciata da un commovente Giancarlo PERINI, famoso per la sua testa lucida come per la sua dedizione ai capitani. Sulle tre reti di allora non c'era tempo e modo di mandare in onda di più. Non era forse il caso di programmare un videoregistratore? Certo che si, ma avevo già perso la voglia di (ri)guardare e magari poi archiviare o cancellare. Forse non avevo abbastanza fiducia nel miracolo di Gianni BUGNO, reduce da una stagione deludente rispetto agli obiettivi programmati.

Oggi c'è YouTube! Un miracolo di archivio in cui tanti riversano la propria passione. Ero molto curioso di vedere come era andata a finire la prova più lunga, i 3'000m, per il poker di protagonisti in pista: due forti kenyani, un somalo emigrato in Inghilterra e adottato in USA, un kenyano adottato in USA (quattro figli del corno d'Africa in tre diverse nazioni). Soprattutto dopo il numero da circo di Bernard LAGAT in batteria, quando è passato dove non si poteva passare, come ho visto fare in altro sport a Valentino ROSSI in un paio di infilate a Casey STONER e a Jorge LORENZO. Corre l'ultimo giro a filo del cordolo e nell'ultimo rettilineo lo tocca più volte senza mai perdere l'equilibrio e la fiducia di poter arrivare alla fine del corridoio che aveva intravisto. Nel video bisogna attendere il rallenti della vista frontale per rendersi perfettamente conto.


I suoi avversari non hanno studiato la registrazione della batteria, altrimenti non avrebbero lasciato il minimo varco al volpone. È facile parlare per noi dietro al monitor. In gara bisogna aver interiorizzato alla perfezione la geometria della pista, confrontandola di continuo con la posizione degli avversari. Bernard LAGAT si dimostra insuperabile maestro! Da notare in particolare la variazione di passo (ampiezza, frequenza) per sfruttare al meglio la minima occasione tattica. L'uomo va per i 38 anni (vd. scheda @IAAF, lunga come un papiro) e l'esperienza è tuttora ben sostenuta da eccellenti abilità fisiche.


Come si mantiene così bene? Ecco una recente intervista @RW.com. Chi ha pazienza di arrivare all'ultima risposta scopre che si allena una volta al giorno e si prende un giorno di riposo alla domenica ...

I pensieri di inizio anni '90 e le acrobazie in punta di piedi di Bernard LAGAT mi hanno fatto tornare in mente la trascinante euforia di MC Hammer di U Can't Touch This, coreografia all'altezza e ottima colonna sonora per il finale di gara.


PS1 se qualcuno mi indica video migliori sono ben contento di sostituire quelli già inseriti

PS2 non voglio avventurarmi in argomentazioni scacciarunner, ma le cose più belle ai Mondiali Indoor di Istanbul si sono viste nelle prove multiple con due eccezionali record del mondo da parte di Natallia DOBRYNSKA (vd. report e intervista @IAAF) e Ashton EATON (vd. report1 e report2 @IAAF)

6 commenti:

Tosto ha detto...

non mi dirai che ti è venuta voglia di prenderti la bici da corsa? :)

guarda che ti farebbe bene, anche perché con quell'osso che giri sei ridicolo :)

Enrico VIVIAN ha detto...

mi sono regalato la bici da corsa al compleanno del 1993 e l'ho ceduta a un amico qualche anno dopo per scarso utilizzo ... non faceva per me! non penso di farmi folgorare di nuovo

mi è stata prescritta cyclette per la rieducazione del ginocchio così ne approfitto per uscire all'aria aperta con una MTB d'annata spingendo rapporti ridicoli, del tutto congruenti con l'abbigliamento posticcio e il pelo lungo

mi auguro che la tortura duri poco!

Giuse ha detto...

Ke spettacolo questo LAGAT! Mammamia... una gazzella!

E l'intervista è un esempio di Mental Coaching... mi sa ke la utilizzerò per qualche mio articolo!

Come sempre il tuo Blog è fonte di grande ispirazione per me!

Dai ke sei forte!

Giuse

Enrico VIVIAN ha detto...

LAGAT è il massimo punto di riferimento nel mezzofondo USA, il più stimato per la sua serena congruenza in quanto "fa quello che dice" da molti anni

di sicuro troverai video migliori nel web; Bernard non è molto indicizzato

Carmine ha detto...

Ciao Enrico,
ogni tanto leggo il tuo blog e lo trovo assolutamente di livello!

Per quanto riguarda Lagat devo ammettere di non essere un suo grande estimatore. Diciamo che non mi emoziona nonostante l'immenso talento (e non solo) che ancora dimostra di possedere a 37 anni suonati. Troppo spesso a parer mio ,sottovalutato, mi sa che Farah se lo sogna la notte.

Enrico VIVIAN ha detto...

Ciao Carmine, grazie degli apprezzamenti. Leggimi più spesso!

Col tempo sono meno tifoso e sempre più curioso osservatore. Da quando seguo l'ambiente statunitense a me LAGAT piace sempre di più: in mezzo a tanti "fenomeni" che sgomitano per la vetrina, lui è sempre in prima fila a lottare per la vittoria. Quella che conta!

Mo FARAH è ben circondato! Non c'è solo LAGAT o CHOGE o SOI ... può capitare come lo scorso anno a Daegu quando uscì l'imprevedibile JEILAN.

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