mercoledì 30 maggio 2012

Carlo GRIPPO, amico di Fulvio, amico di Apo

Sapevo che non ci sarebbe stato Orlando, amico da sempre di Fulvio. Non c'era al funerale di trent'anni fa, allora in trasferta atletica in Nuova Zelanda, non c'era alla cerimonia di sabato scorso, ora in trasferta lavorativa alla 100km del Passatore. D'altronde lui è sempre vicino a Fulvio, si è spostato da Piovene a Santorso, dalla sponda est a quella sud del monte Summano. Bene lo racconta in un post che ha ripubblicato ieri (vd. @OrlandoPizzolato), in occasione del trentesimo anniversario. Lo avevo citato due volte. Così ho riannodato i link che erano andati perduti (vd. post 06/04/201119/05/2011).

pronto a entrare nella pioggia
fra Summano e Cengio
Sono arrivato in bici sabato mattina, prendendomi l'acqua all'imbocco della vallata dell'Astico (vd. post 26/05). Sembro sprovveduto, ma sono sempre più evangelico anche in queste azioni. Non porto due mantelli e aspetto che si asciughi la maglia bagnata. Mi è offerta una giacca da diverse persone, anche da parte di Paolo DAL SOGLIO che mi dice "in macchina ne ho una che mi sta stretta, ma a te dovrebbe essere comoda". Ha un grande cuore Paolo, nel largo petto (vd. foto @CdS). Avanzo fra i molti che aspettano fuori dal cimitero (calimero arancione), saluto chi conosco, mi presento con chi fino a prima conoscevo solo nel web o via mail fra gli Amici dell'Atletica e arrivo al gruppo più estremo dove trovo Walter, defilato come al solito in attesa di essere protagonista nei discorsi di commemorazione.

originale autografata
Alla fine mi ritrovo a parlare con una persona distinta, senza accento veneto, che però vive in Veneto, per amore e per lavoro. Non ci metto molto a capire che ho di fronte Carlo GRIPPO che mi racconta in parte la sua storia (vd. curriculum), soprattutto la porzione che lo lega a Marostica. Cosmopolita per nascita e per natura, è passato anche nella mia città a lavorare per un brand di eccellenza che ha smesso di volare.

Così mi parla di un cimelio che ha lasciato in un locale del centro, presso un personaggio che avrebbe già dovuto essere protagonista in questo blog (vd. post 10/01). Allora ho dato spazio ai giovani a cui era stato dato più tempo. Apo aveva fatto un passaggio significativo, proponendo un duetto registrato con Paolo ROSSI. Cantavano di calcio.

scorcio di Piazza dal Corso
Rimane in pole position nella piazza di Marostica, primo locale a sinistra per chi proviene dal corso. La gente non va nella sua osteria L'Angelo e il Diavolo per sentirlo cantare, ma per mangiare "la pizza di Apo"e altre amenità gastronomiche, oltre a bere un bicchiere di vino e fare due chiacchiere. Le pareti del locale trasudano di storia della musica che in centro risuona da altri locali. È amico di molti, Apo, anche di Carlo. Stasera gli ho portato i saluti e lui ha ricambiato.

subito dietro la porta
accanto a Paolo ROSSI
Che personaggi! Se mai ti muovi, mai li trovi. E ci puoi parlare. Spero che qualcuno abbia la pazienza di raccogliere i racconti di ogni presenza a quelle pareti.

Siamo ancora fuori del cancello e gli indico la strada "ultima tomba a destra ..." e Carlo mi risponde paziente "si, lo so, ci sono venuto tante volte". Sono sicuro. Continuiamo a parlare del talento di Fulvio e quella staffetta all'inizio del post esplode di talento, con un primato della 4x1500m che dura ormai da 33 anni. Ci sono finali olimpiche di mezzofondo (800m per Carlo, 1500m per Vittorio) e un oro europeo junior con record del mondo sui 2000st. Poi record e titoli italiani come ciliegie. Se non riusciamo a far parlare i morti, perché non proviamo con i vivi? Magari ci riesce meglio.

2 commenti:

Giuse ha detto...

A volte si cerca chissà-che-cosa... e poi sotto al nostro naso ci sono diamanti che farebbero gola anche a Rosy Mauro :-D

Come sempre un fantastico messaggio tra le righe del tuo racconto!!!

Enrico VIVIAN ha detto...

Grazie, Giuse!

Mi basta parlare di corsa e si aprono i cuori.

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