venerdì 11 maggio 2012

A ciascuno il suo Yo-Yo

avvallamento tra Fara e Salcedo, lunedì 07/05
scenario di yo-yo, sembra un quadro di Magritte
Sono forti i miei amici, sono forti i miei atleti! Una continua fonte di ispirazione e di approfondimento. Anche i molti tifosi di calcio, curiosi di capire come si preparano i propri beniamini. Ieri mattina ricevo via mail "la Juve ha vinto lo scudetto e il sottoscritto da buon tifoso ieri ha letto un articolo sulla Gazzetta riguardante Andrea PIRLO; si parlava di un preparatore atletico spagnolo che ha adottato il metodo yo-yo ... ne hai sentito parlare e di cosa si tratta?"

Ecco le parole dell'articolo firmato da Giovan Battista OLIVERO, riportato anche da tuttoJuve. "Appena arrivato a Torino il regista si è confrontato con nuovi metodi di allenamento che ha metabolizzato in fretta e che si sono rivelati ideali per lui. Meno salite, più corsa lunga, meno palestra, più intensità in campo, meno vasche di sabbia, più elasticità. Soprattutto meno pesi e più macchine isoinerziali (come accade al Barcellona) grazie alle quali il muscolo si rafforza ma non si accorcia. E poi lo yo-yo, ossia un test/lavoro per valutare/allenare la resistenza. Pirlo, lo ha confessato lui stesso, si sente il doppio della forza nelle gambe."

sintesi teorica + esperienza pratica di S. PILLAN
Non occorre smanettare molto per trovare qualcosa su "il test di Leger, o yo-yo test": ecco le informazioni più semplici che ho trovato @sportbrain.it dove c'è un link a qualcosa di più consistente a firma di Gian Nicola BISCIOTTI di una decina di anni fa. Trattasi quindi di un ormai classico test navetta - la definizione del protocollo ha più di vent'anni - di cui ricordo analoghe elucubrazioni in qualche numero di Scuola di Sport, soprattutto per ricavare dei parametri su cui impostare i lavori intermittenti. Sembra che Andrea PIRLO abbia utilizzato il test anche come forma di allenamento calcolato, non solo per la valutazione funzionale nella forma di test incrementale. Ci sta tutto, come ci stanno tutte le altre indicazioni, finché tutto funziona. Un elemento particolarmente utile è il continuo avanti-indietro, comprendente fasi di accelerazione-decelerazione, che rendono il test/allenamento più vicino all'azione nel calcio. Molto meglio della semplice corsa.

GdV 07/05/2012 pag.42
resoconto e classifiche di GF FI'ZI:K
Anche io ho trovato il modo di fare il mio yo-yo. All'ultimo incontro Alessia mi aveva chiesto di fare delle frazioni brevi fuori sella, con recupero, in modo da simulare maggiormente l'azione di corsa e rimodellare definitivamente l'arto sinistro (vd. post 05/05).

Lunedì scorso, ripercorrendo le strade della Gran Fondo FI'ZI:K, ho ripassato le curve delle disgrazie, ma il cielo grigio della domenica aveva lasciato il posto a uno splendido azzurro riempito di soffici nuvole. D'altronde la primavera è stagione di meteo yo-yo che ha causato una ricaduta dei numeri di gara, dopo che l'avvicendamento dello sponsor e della comunicazione ha fatto triplicare le iscrizioni e più che raddoppiare i partenti: rispettivamente 2180 e 1700, dichiarati anche nel GdV. Ci ha pensato il maltempo a far deviare al momento dell'incrocio fatidico per rientrare a Marostica invece di ritornare a patire in Altipiano, battuto da freddo e pioggia? Almeno così sembra dalla conta sul traguardo: solo 189 arrivati nella Gran Fondo (258 nel 2011) e 1368 nella Medio Fondo (322 nel 2011) - vd. risultati @SDAM 2011 e 2012. Purtroppo hanno mancato di un solo giorno quello che è il mio Paradiso quotidiano.

Torno al mio yo-yo che prevede la salita-discesa sulle sponde opposte di questo avvallamento, utilizzando il tratto piano per aumentare il tempo di recupero, altrimenti troppo breve al raggiungimento della base della salita appena affrontata. Lunedì ho fatto il mio yo-yo, il giorno successivo alla perturbazione, e l'ho ripetuto anche oggi, anticipando quella prevista per domani. Dove invece spero di vedere il bello stabile e nel mio ginocchio ... domani pomeriggio ho la RMN!

7 commenti:

Enrico VIVIAN ha detto...

grazie, Emiliano! attendo la musica per il tuo inno ... magari TRABUCCHI l'ha già scritta! o è solo un urlo di guerra?

Anonimo ha detto...

ah ah, bel post... un paio di stagioni fa ho proposto più volte il test di Leger in palestra. Siro

Enrico VIVIAN ha detto...

BRAVO, Siro! Sei sempre avanti.

Quali risultati? Lo utilizzavi anche come metodo di allenamento intermittente?

Ti presto tutto lo spazio che vuoi per scrivere. Anzi, faccio di più. Login e password in Blogger: sei più bravo di me!

Anonimo ha detto...

no no Enrico, c'ho già il mio sito che trascuro (dovrei scrivere regolarmente là) e poi non è vero che son più bravo...

Quel test è divertente inannzitutto (l'ho fatto fare con registrazione beep e annuncio in inglese); io lo usavo assieme ad altri solo come verifica dei progressi (3 volte all'interno del corso). Purtroppo l'eterogeneità del gruppo e l'incostanza di alcuni (assenze per malattia o altri motivi) inficiavano i risultati. Per qualcuno era anche un po' pesante...
Avrei voluto riproporlo ma per il momento ho lasciato da parte i test.
Potremmo però proporlo al sabato... si ricava anche da lì una stima del VO2max. Siro

Enrico VIVIAN ha detto...

Allora scrivi e poi segnalami il link, magari prima che questo post venga sommerso.

Non avevo colto il lato "divertente" del test, questo continuo andare avanti-indietro su una distanza così breve. A dire il vero c'è tanta gente non capisce cosa ci sia di "divertente" a correre per molti chilometri ... ma questa è un'altra storia!

Giuse ha detto...

Mammamia... per me quell'esercizio si chiama "SUICIDIO" :-D

La "navetta" o "yo-yo" non rende l'idea della durezza ke per noi calciatori volesse dire... però effettivamente le gambe dopo un po' di quelle ripetizioni (e dopo il giusto recupero)... VO-LA-NO!!

Enrico VIVIAN ha detto...

ecco il feedback da uno che lo ha utilizzato! adesso sopporteresti meglio la fatica, con tutta la resistenza che hai acquisito

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