giovedì 17 maggio 2012

Quattro meglio di Due, Otto meglio di Quattro - presentazione di Libri, Valori e Idee

Laura PRIMON legge Gianni GIOLO
È stata una bella serata. Due ore sono volate fra presentazioni, ascolti musicali e letterari. Mi aspettavo un qualcosa del genere (vd. post 13/05), ma non pensavo di entusiasmarmi così, fra suoni di cui sono ignorante (CHOPIN, DEBUSSY, BEETHOVEN, MORRICONE) e sonetti che non frequento da venticinque anni.

Giusto prima di scendere in chiesetta avevo pubblicato il precedente post, riportando per esteso l'Infinito di Giacomo LEOPARDI che mai mi sarei aspettato di ascoltare, in quanto sonetto non è, ma si è meritato la declamazione per l'eccellente capacità poetica di chi ha aperto uno schema preciso di [due quartine + due terzine], quattordici versi in tutto. Un classico che ha più di settecento anni e su cui si sono cimentati quasi tutti i migliori.

classifiche di LiberaLibro
il botto di Perseverare è Umano
A chi la medaglia d'oro? Ugo FOSCOLO, condivido, ma Gianni GIOLO ne ha citati tanti in ordine sparso: RABONI, D'ANNUNZIO, SABA, ZANELLA, CAPRONI. Fino ad arrivare al suo idolo in altra lingua e altri ritmi, ovvero ORAZIO. Nella motivazione al premio letterario che lo ha convinto a pubblicare le sue opere, altrimenti nascoste in un cassetto, ci sono i pilastri fondamentali per essere un buon poeta: sapienza umanistica, capacità di rimare, conoscenza della tradizione. Così si affina la scelta delle parole alla ricerca di espansione del significato e dello spazio che non c'è nel verso.

Mi sono quasi perso nel tema specifico, quando invece intendevo lodare lo schema di assieme che rende godibile anche a un inesperto come me le performance dei cultori delle singole specialità. Così recentemente mi sono trovato a seguire la presentazione di un libro a cui avevo già assistito, sembrandomi quasi un altro libro. Anche qui si miscelano voci e musica, [prosa e rock] vs. [poesia e pianoforte a coda]. Lo show è andato in scena su Radio DeeJay venerdì scorso e merita ben due spezzoni sul podcast (01 e 02 - ciascuno di circa sei minuti, purtroppo senza i fuori onda), dove Fulvio ERVAS e Franco ANTONELLO parlano del loro libro "Se ti abbraccio non aver paura", storia di un viaggio di Franco col figlio Andrea, autistico fin dall'infanzia. Avevo già visto in TV un'intervista al solo Franco con una sola interlocutrice, Daria BIGNARDI, alle Invasioni Barbariche (disponibile @YouTube in 3 parti - 01, 02 e 03). La mezzora complessiva è ben sostenibile con le interruzioni dei video.


Franco ANTONELLO ha così raccontato quasi tutto, merito suo che ha molto da dire e dei suoi interlocutori curiosi di ascoltarlo e di farsi raccontare la sfaccettatura nascosta anche all'autore stesso. Manca solo di andarlo a vedere di persona, insieme a Fulvio ERVAS: ecco il video modificato dalla libreria La Bassanese per ricordare l'appuntamento per martedì 29 maggio prossimo.

PS esplicito un invito agli Amici de La Fucina Letteraria: serate come quella di mercoledì non devono rimanere solo nella memoria dei presenti, sebbene Gianni GIOLO intenda fare "riflessione" e non "comunicazione"; penso che Giuseppe UNGARETTI potesse parlare allo stesso modo del professore in merito alla sua poesia, eppure mi è rimasto nel cuore così ... [X] ... [Y] ... non solo con le sue parole asciutte.

2 commenti:

Siro ha detto...

Avevo già visto Andrea alle Iene... sempre molto interessanti gli aspetti inesplorati della natura umana, sia essa arte, natura, diversità... e diversità nella diversità, perché anche l'autismo è un mondo enorme, in parte selvaggio e inesplorato coi suoi pericoli e i suoi fascini.
Da un po' di tempo mio nipote mi accompagna in questo mondo... Siro

Enrico VIVIAN ha detto...

papà Franco è eccezionale e ha trovato il modo di parlare di AUTISMO, da quello del proprio figlio Andrea ai 400'000 italiani

sembra che un caso su cento sia rarità e invece basta allungare l'occhio ...

grazie, SIRO! post sempre aperti in questo blog

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