uno di sedici |
Due ottime esperienze! La prima ha lasciato più segni della seconda, perché gli atleti avevano più confidenza con gli esercizi già noti. Messi in forma più intensiva li ha resi più efficaci (= più mal di gambe). La seconda è stata affrontata con molta cautela, senza particolari indicazioni cronometriche, solo attenzione sullo stato di affaticamento, soprattutto dopo l'esperienza negativa di un compagno che si è fatto guidare dal GPS nella sessione mattutina. Il Lavoro Intermittente va affrontato su geometrie precise e ripetibili. Non è pane per i satellitari.
mappa agli estremi del percorso |
sotto il ponte di Friola, lato sud, sponda Tezze |
... ecco l'album ...
Gli scatti sono stati fatti col cellulare, grandangolo fisso, più che sufficienti per dare l'idea del verde che gira intorno. Mancano solo lo scroscio dell'acqua e lo stormire delle fronde! Con le immagini sono sceso anche verso sud: sull'argine si costeggia il deposito di ghiaia, mentre rimanendo all'interno del letto del fiume, sempre dritti, si arriva al successivo ponte sul Brenta, a Friola. Verso nord, invece si rimane su strada comoda, passando sotto il ponte, fino all'incrocio con il torrente Longhella. A quel punto un bivio: a sinistra verso Marostica, a destra verso Marchesane, ovvero Bassano del Grappa.
bagno a maggio, ponte di Friola, lato sud, sponda Tezze |
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Questo è l'Infinito di Giacomo LEOPARDI, un vertice assoluto a soli 21 anni. Le colline più alte che abbiamo a disposizione sono i mucchi di ghiaia (*) e la poca acqua in Brenta forma meandri. Comunque c'è tutto per perdersi. Solo col pensiero.
(*) ecco cosa facevano Percy CERUTTY e i suoi atleti sulle colline di sabbia (vd. post 09/04/2011), Herbert ELLIOT in testa
5 commenti:
Bello e vario. Si può dire che ce n'è per tutti i gusti.
vieni trovarci! non abiti lontano vero?
cercando dalle tue parti magari trovi qualcosa di simile
Sto a Thiene. Anche da queste parti la varietà non manca :)
Anche qui a Reggio la varetà non manca... metà della provincia è pianura (la bassa) e l'altra metà è collina e montagna.
Ci sono fiumi e boschi...
Unica piccola cosa... che d'estate il tasso di umidità raggiunge i livelli del Borneo... ma meglio così: si impara a correre più veloce per prendere più aria e non farsi prendere dalle zanzare!!!!
:-D
@Drugo: ciascuno ama la propria! utilizziamola al meglio!
@Giuse: ogni stagione e ogni località hanno la proprie sfide
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