Il mio amico Raffaele è stato gentile nella sua recensione a "Lo Sport del Doping" (vd. post
30/12/2012), facendo un rapido riassunto senza entrare nei particolari o nei personaggi. O almeno, ne indica alcuni fra i più noti, a volte secondari o appena citati. Eppure Raffaele è un uomo arguto e quando venne a trovarmi dopo il mio matrimonio mi disse "
non c'è niente in casa tua che ricordi il tuo passato di atleta". Vero! Nell'autunno del 2000 tanto materiale rimase fuori dalla porta, per lo più sepolto nel magazzino del negozio di mio padre ...
Venisse a trovarmi adesso troverebbe esposte le medaglie delle maratone importanti e alcune composizioni fotografiche (Berlino 2008, NYC 2010), ormai pronte per essere dimenticate. Il resto è famiglia.
|
SAVE the DATE - 08/03 |
A me è capitato di entrare nella casa che fu del mio amico Alcide (vd. post
28/11/2011) e ora è abitata da una compaesana, già annunciata nel
post 01/02. Era l'ultimo sabato di gennaio 2001 e mi avviavo con suo marito all'Assemblea Elettiva FIDAL che avrebbe consegnato a Gianni GOLA la presidenza per l'ultimo quadriennio. Girandomi intorno per ammirare la bella ristrutturazione, i padroni di casa si sono accorti che il mio sguardo si era fermato sulla sequenza di scatti dei metri finali verso l'oro olimpico. "
Forse dovremmo toglierli, la figlia sta crescendo e non so quanto bene possano fare alla sua carriera atletica" fu il tono del loro commento. Adesso la figlia è donna matura, ha compiuto da poco 27 anni e della scrittura sta facendo professione. Da tempo ha smesso di gareggiare.
"
Presumo che se l'avessi allenata io avrebbe forse conquistato un buon piazzamento in finale ma non il titolo olimpico". Così Alessandro DONATI chiude il paragrafo a pagina 20:
qui la vittoria LA84,
qui un recente racconto a una premiazione,
qui un mese fa nel ruolo di tutor FIDAL. Lei era al fianco di Enzo ROSSI il 25/11/1984 a Marostica come testimonial di una federazione che mieteva successi.
Ho sentito parlare tanto di ricerca e di esperimenti. Ma noi atleti abbiamo bisogno più di medicina preventiva che di esperimenti scientifici.
Io ho avuto dei problemi fisici a livello ortopedico, ai piedi ed alle gambe. Ho girato tutta l'Italia e mi hanno mandato perfino in California, ma questi problemi non li ho risolti del tutto.
Prima di parlare di questo doping, sarebbe meglio mettere a posto il fisico così com'è, che mamma e papà mi hanno fatto già abbastanza bene.
Cerchiamo prima di risolvere questi problemi, e poi affrontiamo tutto il resto.
Sono arrivata a Los Angeles con l'acqua alla gola, per questi malanni, e la mia vittoria è risultata inaspettata, non certo per me e per quelli che mi stavano intorno: non sarebbe stato così se avessi potuto effettuare una preparazione adeguata ed una stagione completa.
Qualcosa da aggiungere 28 anni più tardi?
Nessun commento:
Posta un commento