Comincio ricordando il carico di fresco, che non era poi così fresco, e fingo di averlo accumulato ieri in Altopiano. Scendendo in pianura dall'Alpago a metà settimana scorsa, sono stato accolto dal gran caldo che sembra durare per tutta la settimana. Che fare? Correre presto. Albeggia alle sei e quindi si possono ancora frequentare sentieri scabrosi prima che l'autunno ci costringa a ripiegare, noi mattinieri, sulle sole strade asfaltate e sicure. Sopporto discretamente il caldo, dopo essermi adattato.
Subito un amarcord dal 1991, quando si corse il Campionato Italiano di Mezza Maratona alle sei di sera del sette luglio in centro a Verona. Quando scesi dall'auto nei pressi di piazza Bra mi chiesi "come facciamo a correre in queste condizioni?". Se non ricordo male la temperatura era sui 35°C e l'umidità molto alta. Mi consolai con un pensiero "alla fine conta la classifica di società, il caldo c'è per tutti e io lo sopporto bene!".
Così mi feci pilotare dai più esperti compagni di squadra, che mi mantennero nel gruppo buono attorno alla ventesima posizione, mi fecero bere il più possibile e mi liberarono negli ultimi chilometri per contribuire con il mio decimo posto alla vittoria dei Carabinieri. Una gioia e una disgrazia! Infatti il decimo arrivato era l'ultimo estratto a sorte per l'antidoping e ci misi un'ora per reidratarmi e consentire ai reni di produrre un campione di liquido sufficiente a riempire le boccette.
Nelle ultime settimane ho corso quasi sempre su percorsi ondulati che mi hanno lasciato tanto mal di gambe. Ieri mattina non avevo intenzione di tornare ad accumularne così, nonostante fosse domenica, sono partito presto e ho corso in campagna. Cosa saranno 30m D+ su 15km? Io li sento, soprattutto confrontando andata e ritorno, quella pendenza del 0,5% che fa smollare in discesa e costringe allo sforzo supplementare in salita per mantenere lo stesso ritmo. Quello che mi è successo ieri e mi ha dato soddisfazione, a discapito delle pulsazioni che sono aumentate. Ebbene si! Dopo quattro mesi sono tornato a farmi abbracciare dalla fascia del cardio. Fra ritmo e pulsazioni preferisco tenere il ritmo, soprattutto quando si avvicina a quello di maratona: le pulsazioni saliranno meno quando sarò più allenato e il meteo più favorevole. Un buon indice di affaticamento è stato la difficoltà di recupero dopo l'arrivo.
Sono tornato a casa e mi sono avviato con la famiglia verso l'Altopiano, prima ad Asiago e poi a Cima Larici e più precisamente in
Val Formica. Avevo già parlato della località che bisogna raggiungere volendoci arrivare, in quanto non è di passaggio, ma su una laterale della SP 349 in Val d'Assa (vd.
precedente post 04/07) solo sfiorata dai miei percorsi (vd.
precedente post 20/07). Essendo punto privilegiato d'incontro con l'amico Sandro BREGOLATO, che presiede il comitato di ricostruzione e avviamento e
qui taglia formaggio, ho avuto occasione di visitare tre volte il rifugio che fino a prima non avevo degnato di uno sguardo nemmeno sulla carta geografica. Assicuro che alla prima visita di inizio luglio ci voleva un grande sforzo di fantasia per immaginare quello che ho visto ieri. Allora mi ero posto le due domande già ampiamente argomentate in
precedente post:
what's the brand?
what's the driver? Vittorino docet.
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Atletica Studi - link |
Qui ho dimostrato la mia ignoranza dei luoghi, pur apprezzandone la bellezza, e l'incapacità di vederne la forte attrattiva, pur avvicinandomi volentieri anch'io. Potrei inserire la foto del parcheggio pieno di auto, in cui sarebbe utile la presenza di qualcuno che indirizzasse, ma non sarebbero considerati i molti gruppi di persone che arrivano a piedi dai sentieri intorno. Il ristorante è saturo e sconsiglio di presentarsi senza prenotazione. Mi si dice che d'inverno sarà ancora più frequentato. Penso che approfitterò della prossima salita collettiva in Altopiano per gustare in compagnia le gioie gastronomiche. Prima data possibile sabato 17/09 in modo da reintegrare subito quanto speso alla
Sleghe Lauf.
Complimenti a chi ha visto oltre alla scomodità della strada (ultimo pezzo sterrato, vd.
traccia su Google Maps) e allo stato dimesso delle altre costruzioni intorno e ha posto un riferimento di assoluto prestigio per ogni stagione, investendo e lavorando molto in prima persona e coinvolgendo la famiglia tutta.
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Alex SCHWAZER & Michele DIDONI @ Daegu |
Michael TUMI superstar! Chi si è già stancato di vederlo dovrà abituarsi per gli anni a venire. Pubblico due recenti copertine su riviste specialistiche. Ha perso quella della
rivista federale (17,4MB che valgono la pena di essere scaricati e sfogliati) solo perché è stata preferita la staffetta junior 4x400m a quella promesse 4x100m, entrambe vittoriose al campionato continentale e al primato italiano di categoria. Come è dura scegliere nell'abbondanza! Michael è in partenza per i Mondiali di Daegu KOR dove sarà sui blocchi della 4x100m assoluta. In bocca al lupo! Mi auguro trovi un posto anche Matteo GALVAN, in questi giorni in raduno con tutta la squadra. Riuscirà a convincere il selezionatore?
Aggiungo un'ultima recentissima foto di Alex SCHWAZER scaricata dal sito
fidal.it. Lo vedo molto bene impostato e ben tirato con una plicometria da grande gara. Lo stesso non si può dire di Michele DIDONI (vd.
precedente post). In fin dei conti la sua presenza è tecnica e non agonistica. Non è una bella coppia? Domenica mattina vedremo quanto funziona. Sveglia all'1:50! Chi ha fisico può fare un dritto dal sabato sera.
PS 24/08 potenza dell'indicizzazione di Google! il mio blog anticipa in classifica il sito stesso della Val Formica! me ne sono accorto stasera quando ho controllato dopo essermi iscritto al Libro degli Ospiti ... come si fa a non essere amici della Val Formica?
4 commenti:
Allenamenti super mattutini anche nella bassa veronese quasi mantovana ( nei miei allenamenti sconfino spesso essendo il confine a 3 km).
L'afa all'alba è più sopportabile anche se l'escursione termica in questo periodo non è così marcata.Resto dubbioso della valenza fisiologica/fisica degli allenamenti fatti con questo clima.
Comunque ,come si dice in zona.....piuttosto di niente è meglio piuttosto!!
Vinci il premio Speedy Gonzales! Purtroppo il crono non rallenta con il caldo e l'umidità e allora sta a noi interpretare.
Bisognerebbe chiedere alla SECTOR di produrre un apparecchio che interpoli tutto e Alex sarebbe il perfetto testimonial.
Altrimenti ci pensa il suo precedente sponsor che dovrebbe avere tutta la tecnologia che serve già a disposizione.
Mi piacerebbe possedere tale macchina del crono,quasi sempre in gara e ogni tanto in allenamento vorrei che il tempo impresso sul quadrante rallentasse.Che sia caldo umido o freddo pungente la lotta col tempo è sempre causa dei nostri " mali".
Ciao.
le relazioni fisiologiche sono note in letteratura; i sensori stanno tutti in uno strumento da polso (GPS, cardio, temperatura, umidità, pressione, ...); lascio SW e interfaccia alla fantasia dei programmatori! SUUNTO è in pole position
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