venerdì 1 marzo 2013

Lo Sport del Doping, non ero più scarso di Kaarlo

MAANINKA @fi.wikipedia
A forza di parlare di medaglie olimpiche mi è venuta la vertigine, io che ho visto queste manifestazioni solo in televisione, ma sono partecipate da atleti con due piedi, due gambe, due braccia e una testa, come tutti noi: sono solo più bravi a correre. Gianni DEL BUONO mi ha spesso ripetuto "guarda che non sei più scarso di ..." e inseriva il nome di famosi recordmen che mi era capitato di battere. Io non capivo e continuavo a vederli lontani, come fossero di un altro mondo.

Parlo di Kaarlo MAANINKA perché è stato citato alla serata di presentazione del libro "Lo Sport del Doping" (vd. post 01/02) come uno dei pochi reo confessi di autoemotrasfusione, quando la pratica non era ancora definita dopante, che gli permise di portare a casa due medaglie alle Olimpiadi di Mosca 1980 e riguardando il curriculum sportivo attorno al climax della sua carriera mi rendo conto che non aveva corso molto più forte di me fino a quel momento ...

Oddone TUBIA (vd. post 31/07/2012) ha citato la successiva adesione del finlandese ai Testimoni di Geova come la causa dell'autodenuncia, poiché i credenti non consentono la manipolazione del sangue. Nella più ricca scheda @tilastopaja.org leggo tanti numeri lontani dalle prestazioni che lo hanno portato sui podi di 5-10'000m alle Olimpiadi (5 gare in 8 giorni): ecco la dimensione dell'overboost impresso dall'emodoping, oltre al mazzo tanto dell'allenamento. Kaarlo mi era simpatico e utilizzando le stesse scarpe chiodate forse sognavo di giocarmela anch'io, un giorno, una finale olimpica.

PS scendendo dai podi olimpici a più pedestri corse locali, ecco il fresco commento @RW di Pete MAGILL (vd. post 29/09/2012) su atleti come Christian HESCH (vd. post 18/10/2012), visto da vicino: 4'000 godibili battute che sintetizzano e allineano più storie. Bravo Pete! Pensieri forse da espandere in un intero post.

23 commenti:

Tosto ha detto...

ieri ti ho incrociato in bici all'altezza di Villaraspa ma andavo di fretta e mi son accorto dopo che eri tu ... anch'io in bici!

Enrico VIVIAN ha detto...

ieri ho fatto Marostica-Breganze-Fara-Camisino-Thiene-Sarcedo-Breganze-Marostica ... forse mi hai incrociato a Ponticello verso le 15:15? zona ex DIESEL? ero l'uomo in blu

Marines ha detto...

il TOSTONE in bici.....per quello che e' arrivata la primavera.......

Enrico VIVIAN ha detto...

meglio di una rondine!

Gianmarco Pitteri ha detto...

Ho appena terminato la rilettura del testo di Donati (la prima era stata troppo veloce e quindi distratta)... c'è da rimanere senza parole... che tristezza!

Enrico VIVIAN ha detto...

vuoti di parole e pieni di azione: ce la possiamo fare!

cominciamo con i nostri figli, poi con gli amici e i loro figli: possiamo diventare una grande tribù ... lo tsunami dell'antidoping!

Gianmarco Pitteri ha detto...

Voglio continuare a credere che con la (buona!) cultura si possa ancora fare qualcosa, non solo per le persone vicine...

Enrico VIVIAN ha detto...

la buona cultura è una buona cosa, ma non sempre si traduce in buona azione: forse Francesco CONCONI non aveva un'ottima cultura? i suoi "figli" sono ancora in giro per il mondo sportivo ...

Gianmarco Pitteri ha detto...

Mi sono espresso male, intendevo cultura sportiva e civile... insomma parliamo di onestà!

Siro ha detto...

insomma parliamo di onestà!
Eh, hai detto niente!
io ci provo e ci proverò sempre. Una delle ultime volte (avrò sbagliato i modi) sono stato isolato io e i disonesti hanno vinto.
...per ora.

Gianmarco Pitteri ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gianmarco Pitteri ha detto...

Onestà in primo luogo verso se stessi!
Che gusto c'è a ottenere qualcosa utilizzando stratagemmi o trucchetti vari?

Siro ha detto...

Vero.
The importance of being Earnest
e
Italia vs Svezia (ultima parte)

Gianmarco Pitteri ha detto...

Aggiungo un altro esempio "(s)qualificante": Rodi, Valle delle Farfalle, tutti i cartelli descrittivi lungo la passeggiata sono in cinque lingue (greco, inglese, tedesco, spagnolo, francese), i cartelli di divieto (vietato toccare le farfalle, vietato abbandonare il sentiero, non raccogliere fiori ecc.) sono SOLO in italiano.
Quando in albergo ci hanno detto che io e mia moglie non sembravamo italiani, l'abbiamo preso come un complimento!!!

Enrico VIVIAN ha detto...

eccomi rientrato da una lunga giornata fuori PC: BENE! siete andati avanti anche senza di me

@Gianmarco: avevo appositamente equivocato!

CULTURA CIVILE e SPORTIVA non bastano: quante volte le regole, o il più generico "fair play", sono calpestate anche da chi le dovrebbe far rispettare in nome dell'emergenza o di una situazione difficile?

@Siro: vai avanti per la tua strada che si incrocerà dove tu lo vorrai ... nei link ho ritrovato i miei commenti!

@Gianmarco: forse i cartelli in italiano sono il residuo aggiornato della dominazione italiana dell'isola ... sii sempre orgoglioso del tuo paese: c'è sempre una nota di invidia anche quando ci prendono in giro!

Gianmarco Pitteri ha detto...

Sul primo punto ti do ragione, però dipende dal contesto...

Sul secondo, l'orgoglio c'è per tantissime cose, ma per (quasi) altrettante c'è parecchia vergogna!
Comunque, credo sia così per ogni posto...

Enrico VIVIAN ha detto...

io che sono veneto, spesso sono preso in giro due volte: non mi ricordo di essermi vergognato, né del Veneto né dell'Italia! neanche quando i clienti tedeschi provavano a infierire ... comunque possiamo migliorare!

Gianmarco Pitteri ha detto...

Forse mi sono espresso male: non "vergogna di essere italiano", ma "vergogna per alcuni (tanti!) miei connazionali"...

Enrico VIVIAN ha detto...

OK, ci siamo capiti ...

ma ti sei accorto che questo post è anche per te e per il nostro orgoglio KARHU? alla faccia di Kaarlo MAANINKA ... finlandese e testimone di Geova: c'è qualcosa di cui vergognarsi?

Gianmarco Pitteri ha detto...

Avevo notato pure quello!

Eh eh eh, la conferma che ogni posto ha qualcosa di cui vergognarsi...

Enrico VIVIAN ha detto...

nessuno siam perfetti! e io sono molto bacato!

Siro ha detto...

...tornando al soggetto dell'articolo, Enrico, sai che non ricordavo affatto di Kaarlo MAANINKA? Non è che io abbia una grande memoria per le statistiche sportive. Però sono andato volentieri a riguardarmi la finale dei 10000 di Mosca, con un Lasse Viren (quello sì me lo ricordo bene) tagliato fuori all'ultimo giro.
In effetti, quelle olimpiadi le ho vissute poco: ero ancora agli inizi dei miei interessi per l'atletica, ma soprattutto ero in vacanza in alto adige. Finale dei 200 vista spiando dentro una roulotte provvista di TV. Finale dell'alto donne vista a casa dallo zio di mio padre a Villabassa.

Enrico VIVIAN ha detto...

grandioso YouTube! fortune della nostra epoca e della generosità di chi vuole contribuire

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