venerdì 25 maggio 2012

CILIEGE? CILIEGIE!

Come faremo a venderle se non sappiamo come scriverle?
Ci penseranno i contadini a raccoglierle quando sono mature.

incrocio alla base di Borgo Panica
verso Breganze si va dritti in cantina
L'ortografia ormai è un'opinione. Anche in questo blog capitano svarioni, come nei baracchini che vendono i rossi frutti lungo le strade. Basterebbe preferire quelli che hanno la scrittura corretta e col tempo ci sarebbe la selezione naturale, lasciando gli estinti a chiedersi perché.

CILIEGE come plurale di CILIEGIA è accettato da molti dizionari, non per questo è corretto. Ecco lunga esemplificazione e regola riassunta dall'Accademia della Crusca (vd. sito) che alla fine ammette.

Per ricordare in quali casi la i si mantiene e in quali si perde, basta fare attenzione a un particolare: se la c e la g sono precedute da una vocale (ciliegia, camicia, fiducia), allora la i si mantiene nel plurale; se invece la c e la g sono precedute da una consonante (pioggia, pancia), allora la i si elimina. La cosa migliore da fare è controllare i plurali difficili sul vocabolario. Oltre a indicarvi la forma giusta, esso avverte che, accanto ai plurali considerati corretti, anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate.

Marosteghina 15/05
Se non sono fastidiosi gli Accademici, perché dovrei esserlo io? Anche perché in dialetto veneto il problema non sussiste. La cartellonistica ufficiale comunque deve battersi per la scrittura corretta di CILIEGIE. Quella "I" non ingombra molto ed è un sano momento educativo.

Marosteghina 25/05
Se non ci pensano i grafici a sistemare i cartelli, almeno i contadini lasciano maturare i frutti sugli alberi. Ecco in sequenza due foto raccolte nell'appendice sud del comune di Marostica, che corrisponde alla contrada di Marosteghina (segnare per la Caretera! vd. @maps.google). Dieci giorni fa avevo visto la pianta sofferente quasi come un salice e un contadino già impegnato nella raccolta, nonostante le ciliegie fossero ancora variegate di rosa e ben visibili nel fogliame.

Oggi passo sotto la stessa pianta e la vedo piangente perché la maggior parte dei frutti, molto scuri fra le foglie, è stata lasciata maturare al sole e alcuni stanno cadendo, macchiando l'asfalto. Pazienza o pigrizia? L'importante è non fare marmellata a terra.

Caminada a Pradipaldo
Oltre che per i cartelloni da matita blu ho riportato la foto dell'aiuola alla base di Borgo Panica (segnare per la Caretera!) perché c'è un cartellone speciale che ha invaso tutta la zona attorno a Marostica e coinvolge la frazione più disagiata, quella in alto a destra @maps.google, che è pure la parte più alta nel rilievo orografico. In questo ritaglio si legge tutto della manifestazione che è proposta come camminata che per molti - su quei sentieri - difficilmente può essere marcia o podistica o corsa.

Consigli per una domenica a Marostica: mattinata e pranzo "fin su a Pradipaldo", discesa in centro per una scorpacciata digestiva con ciliegie, passaggio obbligatorio nel Castello Inferiore per la mostra degli Umoristi e per le sale che saranno aperte per l'occasione. Non perdere l'ascesa al mastio che permette di dominare l'intorno. Tutte le info nel post 20/05 fra testo e immagini. Purtroppo io non ci sarò, trascinato altrove dalla famiglia al mattino (di sicuro seguirà fotoalbum) e dall'atletica nel pomeriggio (vd. post 22/05).


Tracy Spencer ci sta bene nel mio blog, perché sembra parlare di corsa con Run To Me. C'entra molto anche con Marostica e la Festa delle Ciliegie perché è stata ospite nel 1987, facendo ballare la piazza che scivolava sugli ossi a terra. Per chi la volesse in versione aggiornata, ho trovato anche questo video registrato a Noventa di Piave due anni fa. Sempre in Veneto: quanto le piace?

(aggiunta 27/05) baracchino da record: due volte la doppia variante - con i DURONI è difficile sbagliare!

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