venerdì 18 maggio 2012

Ogni Percorso ha i suoi Richiami - gare di domenica 20 maggio

campagna da Nove verso il monte Grappa
A pochi questa foto dice qualcosa. È un incrocio in mezzo alla campagna a sud di Marostica, al confine con Nove (vd. @maps.google). L'unico particolare interessante è il monte Grappa, innevato sullo sfondo a metà maggio. Anomalo, non più di tanto. Proprio quel giorno avevo ricevuto una mail dall'amico Stefano (quello del post 06/05) che invitava a partecipare alla Marcia del Cuco (*), alla 39a edizione, come la Maratona di Berlino, valorizzando la candidatura con il motto "il percorso per la vs. felicità copre anche un tratto del Torresin". Eh si! Di qui partono le misurazioni dei percorsi di 3 e 5 miglia. E di qui passano anche i percorsi da 9-12-15km. Insomma un punto nevralgico che esalta alcuni e ha ormai stufato altri. Strade di campagna ben percorribili, tranquille al di fuori degli orari di maggior traffico, senza particolare memoria storica. Due giorni prima, invece, avevo inviato una mail a un gruppo di amici della zona di Thiene ...

percorso TAGLIAFUOCO 2012, da Caltrano a Malga Foraoro - la via dell'acqua da valle a monte


Ho letto quasi un mese fa nel BLOG del BRESS l’intenzione della Pro CALTRANO di organizzare la TAGLIAFUOCO nonostante la defezione del gruppo LA CERNIERA. Encomiabile iniziativa! Sperando che sia baciata dal bel tempo, non come le manifestazioni negli ultimi due week end.

Leggendo del percorso mi sono quasi commosso perché avevo intuito l’importanza storica del tracciato.

dal Sacrario Militare di Asiago
"La mulattiera fu realizzata dal Regio Esercito dopo la Strafexpedition del 1916, quando cioè gli austroungarici erano giunti ad un passo dalla pianura vicentina.
Respinti verso nord si decise di creare una rete di strade e mulattiere e di rifornire d’acqua potabile le truppe impegnate nella zona compresa fra il Monte Paù, Cima Fone e Monte Corno.
Da una sorgente in riva all’Astico posta fra Camisino e Calvene l’acqua veniva pompata fin sopra malga Foraoro. Di qui, per caduta era distribuita in varie direzioni tramite una condotta idrica tesa in superficie."

Cercando nel blog ho ritrovato la rappresentazione che allego, direttamente dal Sacrario Militare di Asiago, protagonista del post 29/08/2011. Fa capire quanto gli austroungarici fossero vicini al bordo dell’Altopiano che li avrebbe fatti scivolare in pianura.

la didascalia che non avevo pubblicato nel post 29/08/2011



(*) una forma locale di ocarina in terracotta, molto spesso un semplice fischietto delle più varie fogge

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...