lunedì 25 febbraio 2013

Lo Sport del Doping, casi in casa (2) - donne di casa (3)

@gazzetta_09/02 e 10/02
Il Re Leone è troppo maschio e doveva essere bocciato un anno per essere "mia compagna di banco", come avrebbe voluto il sottotitolo della storia. Proviamo a entrare in maniera gentile nel regno del massacro che è il ciclismo: fa impressione la dettagliata tabella di Mario CIPOLLINI, con i picchi programmati e perfettamente centrati, fino al tanto agognato iride! E a lato anche le ricevute degli investimenti che hanno avuto il loro ritorno, non solo gloria e onori. Tutto quadrava dal punto di vista economico, ora che è un manager e costruttore di bici, finché dalle 7'000 pagine dell'Operacion Puerto non è emersa proprio quella che lo riguardava, qui ben ricamata dalla Gazzetta due settimane fa ...

A Giovanni BATTAGLIN era successo di peggio: positivo a uno stimolante mentre indossava la maglia a pois del Tour de France 1979. Mi ricordo le pagine intere sui giornali di luglio mentre eravamo in vacanza in Alpago. Lui ne parla serenamente nella bella intervista a 360° di Claudio COLOMBO @corriere_23/02/2001 (8'000 godibili battute).

BATTAGLIN su PINARELLO
brilla in mezzo al negozio
... Poi sono arrivati altri problemi. Un' intossicazione al Giro dell' 83, poi un' epatite. Ho dovuto smettere, ero proprio kappaò. Ah, lo so che cosa sta pensando, lo vedo, lo capisco. No, il doping non c'entra. Almeno, non quel tipo di doping pesante che è arrivato dopo. È però vero che all' inizio della mia carriera da professionista, nei primi anni, qualcosa mi era stato dato, qualcosa che nemmeno sapevo, qualcosa che mi ha fatto male. E l'altra storia, quella del ' 79, quando al Tour mi trovarono positivo, io ancora non l' ho capita. Dissero che avevo tracce leggere di efedrina: io so che la mattina il dottore mi aveva dato una pillola di Zerinol perché avevo il mal di gola. Ma ho pagato, ah se ho pagato, certe mie ingenuità da pivello. Al Giro del ' 75, per esempio, vinco la crono di Forte dei Marmi, io che nasco scalatore, ma poi due giorni dopo mi sciolgo sul Ciocco. Quel qualcosa che mi avevano dato - io mi fidavo, che altro dovevo fare? - ha avuto un effetto boomerang. Morale? Quel Giro lì lo vinse Bertoglio, uno dei miei gregari, al posto mio che avrei potuto dare mezzora al secondo ...

maglia amarillo - mitico 1981
Semplice, vero? Nel 2001 si ragionava ancora in lire. Gli incidenti di percorso agonistico non hanno infastidito la carriera dell'inmprenditore BATTAGLIN e della sua azienda di cicli. Altrettanto auguro a CIPOLLINI, ovvero che le disgrazie della sua ex attività non si ritorcano in quella attuale: il bello e il brutto di metterci il proprio nome famoso sul mezzo!

Arriviamo alla compagna di scuola, addirittura di banco in terza elementare. Lei era resistente da piccola, non so poi come si esprimesse nel gioco del calcio durante l'adolescenza, ma si trovò alla grande su una bicicletta da adulta: pluricampionessa di ciclocross e oscurata negli allori in MTB solo da Paola PEZZO. I suoi problemi sono cominciati con i parametri ematici elevati (causa una sauna eccessiva, raccontarono i giornali), poi continuarono in varie maniere. L'ho persa di vista, forse non abita più a Marostica.

Alla fine compro o no una bici BATTAGLIN? Ci sono due occasioni XL che mi aspettano: S11 o C12? Se il mio scarso equilibrio mi concedesse gli sganci!

2 commenti:

Gianmarco Pitteri ha detto...

La disidratazione fa alzare l'ematocrito... la storia della sauna è GENIALE!!!

Enrico VIVIAN ha detto...

allora se l'è cavata con due settimane di sospensione: purtroppo coincidevano con il mondiale di ciclocross (vado a memoria)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...