martedì 23 luglio 2013

Lo Sport del Doping, antichi rapporti

È passata la bufera Giamaica, rinforzata dalla perturbazione Tyson GAY: una settimana fa la Gazzetta dello Sport ha dedicato le prime cinque pagine, riempendole delle poche certezze del momento, dei molti dubbi atavici e di analisi che lasciano il tempo che trovano, numeri buoni per tutti. Gli amici di varia fede calcistica mi hanno preso in giro a ripetizione "hai visto la tua atletica?" come se il loro calcio fosse messo meglio. Basta non approfondire per non sapere e Alessandro DONATI ci insegna che il gioco-più-bello-del-mondo sa proteggersi bene. Ecco riapparire anche il Maestro dello Sport in due colonne troppo strette per riassumere il suo pensiero, quasi forzato dalla fretta giornalistica: fra due mesi è a Bassano del Grappa, per chi volesse riascoltarlo. Non so quanto serva uno stimolante per sviluppare il muscolo segreto di Asafa POWELL, come ci raccontava Alberto ANGELA. Comunque a positività seguirà sanzione.

Una sanzione che fa tuttora discutere è quella di Alex SCHWAZER e dopo i rapporti con Michele FERRARI ora emergono anche quelli precedenti con Francesco CONCONI (vd. GdS_19/07) con intermediazione dell'allenatore del tempo che ha antico rapporto con il professore di Ferrara, fin dai suoi esordi nel mondo dello sport. Se Alex si fosse comportato come Emanuele SELLA, forse avrebbe potuto, allenandosi, partecipare già ai prossimi Mondiali di Mosca: invece mantiene fede alla versione iniziale e il Procuratore di Bolzano si prende tutto il tempo che serve. A proposito di magistratura e ciclismo emerge in contemporanea @GdS_19/07 il rinvio a giudizio di un intero team, ancora presente nel World Tour, per un'indagine iniziata 5 anni fa attorno a un farmacista che avrebbe fornito "epo, anabolizzanti, ormone della crescita, testosterone". Tanti i rinviati a giudizio per un processo che inizierà nel prossimo dicembre. Nel frattempo è passata un'altra generazione di atleti: questi sono strumenti e tempi a disposizione, spuntati nelle dinamiche odierne.

4 commenti:

Marines ha detto...

Ciao Enrico,
certo che se continuiamo a "RIESUMARE" vecchie questioni(Tour98 Pantani - Team Lampre) e magari fra 5/10anni il Team SKY????.....non so' cosa serva e dove andremo a finire.

Il Doping si combatte ad armi pari al momento.

Come????

Investendo sulla ricerca,su controlli a sorpresa e mirati....non in questo modo.

Bye

Enrico VIVIAN ha detto...

dove sono le armi pari? chi li vuole i controlli a sorpresa e mirati?

certe notizie sono come i fiumi carsici: emergono e scompaiono ... vedremo in che mare sfociano

Drugo ha detto...

Si combatte decisamente ad armi impari. Il doping è a cavallo mentre l'antidoping è a piedi, tant'è che per trovare le positività impiega qualche anno come nel recente caso legato al tour de france '98.
La soluzione io non la so, finchè ci sono soldi che girano su questo tipo di sport la ruota non si ferma. Ci dovremmo indignare tutti ed evitare di andare a vedere lo sport professionistico andando invece ad assistere alle corse dei bimbi. Ammesso poi che il doping non arrivi pure li...cominciasse a girar del denaro non ci sarebbe di che stupirsi.

Enrico VIVIAN ha detto...

con qualche parola in più ci fai un post, non solo un commento ... GRAZIE!

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