38^ posto (come nel medagliere) con 9 punti al pari della Svizzera, peggio del 29^ con 11 punti a Pechino 2015, peggio del 19^ con 19 punti a Mosca 2013 e davanti tante nazioni europee
03 Great Britain 105
04 Poland 86
06 Germany 78
08 France 68
10 Authorised Neutral Athlete 56
12 Netherlands 40
13 Czech Republic 37
20 Turkey 21
22 Croatia 19
26 Portugal 17
27 Hungary 16
29 Ukraine 15
30 Spain 14
30 Norway 14
34 Belgium 13
36 Greece 11
37 Lithuania 10
38 Switzerland 9
38 Italy 9
Giomi potrebbe ripetere le parole di quattro anni fa ... venivamo da un ciclo lunghissimo di due mesi di manifestazioni in giro per l'Europa, ma più cresce il livello dell'evento e più ci si rende conto che l'atletica italiana non sia adeguata.
Cambia il DT (allora Magnani) ma potrebbero ripetersi le parole ... non era Mosca l'occasione in cui avremmo misurato le medaglie, ma questo momento arriverà l'anno prossimo agli Europei di Zurigo. E Locatelli entra più nel merito ... abbiamo bisogno di un maggior controllo sugli atleti d'elite. Per questo servono allenatori a tempo pieno, e quindi risorse dedicate.
Vanno ricreati gruppi di lavoro soprattutto in quelle specialità in cui è poco produttivo lavorare da soli ... fondandosi nei numeri del presidente ... Il numero dei tesserati è cresciuto in modo importante, da 180mila a oltre 250mila, e a livello giovanile siamo una nazione fra le più forti d’Europa.
È nostra grande responsabilità non disperdere questo patrimonio ... ripete adesso Giomi come dopo Mosca 2013 e meglio dopo Pechino 2015 e aspettiamo di veder crescere le tante medaglie del CT giovanile Stefano Baldini, ora responsabile anche dello sviluppo.
Vedremo se altri 3 anni basteranno per raddrizzare la situazione: se gli Europei indoor arrivavano presto, ai Mondiali di Londra ci siamo persi metà del patrimonio atletico stimato a gennaio. Meriteremo ancora i consigli della rosa come a Pechino? Fra tanto concentramento valorizzeremo buon decentramento?
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