domenica 31 luglio 2011

w30/2011 - 500+ e non son contento

Osservatori 2008
Luigi e Mario BERTOLIN
Ho superato i 500km di corsa questo mese. Dovrei essere contento, dovrebbero essere un indice di accumulo di resistenza, soprattutto considerando che è la parte dell’allenamento che mi costa di più, la fatica che non voglio, perché preferisco correre meno e più veloce, perché la muscolatura, l’indole e l’ispirazione mi chiamano altrove. Ho voluto fare il maratoneta? Ebbene mi tocca correre a lungo, almeno quanto serve. Negli ultimi cinque anni ho superato solo 3 volte i 500km/mese, altre 4 volte sono arrivato a sfiorarli, per il resto mi mantengo nell’intorno di 400km/mese, meglio sotto che sopra. Considerando che luglio ha 31 giorni, che ho trascorso 5 week end ad Asiago, che ho fatto molta compagnia ad amici che corrono lentamente, non è stato difficile metterli in fila. Va bene così. Non va bene invece la situazione muscolare. Il disordine invernale non è mai stato definitivamente sistemato, o meglio, ci corro sopra sopportando i fastidi che si rimpallano fra il ginocchio sinistro (sempre lui!) e il bicipite femorale destro, svegliato da quella scossa del nervo sciatico ormai due mesi fa (vd. precedente post). Tutto gestibile, poco da lamentarsi, ma non è gioiosa salute, perché ogni giorno devo pensare a come non aggravare la situazione più che a godermi la corsa, a regolare la spinta dell’arto sinistro che pareggi in equilibrio quello destro, al momento limitante. Ci sono tutti i presupposti per la soluzione, praticando la stessa pazienza che predico agli altri.

opera fuori catalogo, degna di PICASSO
Da un paio di mesi ho cominciato ad avere momenti formativi (EKIS, HRD, Sebastiano ZANOLLI) che mi hanno fatto pensare a tante cose, un'escalation che si è conclusa con il “personal brand”. Sebastiano mi dice che è quasi una forma di ossessione attuale, per quanto se ne parla. Io ne avevo già accennato sfogliando il blog di Giuliano IACOBELLI, dove mi ero focalizzato più sugli strumenti che sui contenuti, ma diventa un argomento sostanziale quando rifletto sulle mie azioni, le mie comunic(azioni), come vengono percepite e utilizzate per definire quello che sono per gli altri. Quanto vale l’identità basic di Forrest Gump “stupido è chi stupido fa” che in inglese suona ancora meglio “stupid is as stupid does”? È inutile metterci qualche ciliegina di abbellimento. Così è! Forrest è un benchmark fin dagli inizi di questo blog.

Ho trovato un esempio personale che declino in “burocrate è chi burocrate fa”, nel senso più degenere del termine. Cosa c’entra il burocrate? Ormai nella mia società sportiva [AV] sono un burocrate. Per quanto storico, per quanto bravo, per quanto simpatico (vd. rapido riassunto in precedente post), sono un burocrate. Smisto astutamente informazioni di ogni tipo dalla mail societaria, tessero e iscrivo atleti alle gare (spesso in extremis e oltre) dal sistema online messo a disposizione dalla FIDAL (mail e sms a tutte le ore perché la società non ha un minimo di segreteria), difendo la mia società nelle dispute regolamentari (una recente vittoria contro la federazione svizzera), molto spesso coinvolgendo relazioni costruite negli anni che nessun altro intende sviluppare, ... insomma, sono un burocrate! Essere un burocrate è positivo o negativo? Nessun giudizio di merito. È una semplice definizione del profilo delle mie azioni in [AV] perché le mie gare sono quasi completamente fuori dal mainstream dell'attività [AV].

Alessio TASCA
Io voglio bene ad [AV], la cito spesso, descrivo le imprese dei compagni di squadra (i giovani saltatori, le campestriCdS1, passaggio in Regione Veneto, CdS2, Campionati Europei U23-1, Campionati Europei U23-2). Ho chiesto più volte agli operativi del sito di segnalare i post, di sicuro meno ingessati e ripetitivi delle comunicazioni istituzionali, senza sortire alcun risultato. E magari con l’occasione riportare alla luce con mesi di ritardo il racconto della maratona di Londra (vd. post 21/04 e successivi) che non ha avuto spazio nel sito [AV] assoluto né in quello [AV] master. Sfogliare per credere. Eppure c’è una bella storia da raccontare con tante belle foto recuperate da amici. Interessano? Sembra proprio di no, nonostante il multiplo invio a chi sovrintende alla comunicazione e a chi la carica nel sito. Mistero! Ancor più misteriosi sono stati il ridimensionamento e ritardo delle pubblicazioni nel Giornale di Vicenza sia nella cronaca sportiva (trafiletto del 23/05, cinque settimane dopo la gara) sia nella cronaca locale. È stata una bella sfida all'attenzione dei lettori! Il trafiletto ha all'incirca la stessa dimensione della foto di Michael TUMI, di cui sono orgoglioso perché è un mio scatto, anche se non è indicato perché GdV non usa citare l'autore.

Giornale di Vicenza - 23/05/2011 pag.36
Morale della storia? Oltre a non pretendere in generale corrispondenza e simmetria nei rapporti, non pretendere il riconoscimento e la visibilità che altri concedono anche in assenza di richiesta.
Un esempio? Il picco estemporaneo nelle recenti visualizzazioni è stato generato da un link all'interno di un articolo di Giuseppe MONTANARI che mi ha citato fra alcune disquisizioni sull'allenamento ideomotorio. Ancor più elevato un picco precedente quando Runner's World Italia ha indicato il link nella news che ha ruotato in homepage per una settimana dopo la Maratona di Londra (vd. precedente post).
EKIS e RW vedono quello che [AV] non vede?


PS ho riempito il post con alcune immagini scattate da Camilla a una deliziosa mostra di ceramica che si conclude oggi al Castello Inferiore a Marostica; anche in terra di ceramica è necessario presentare le recenti evoluzioni delle manifestazioni artistiche ... COMPLIMENTI!

7 commenti:

by7 ha detto...

Caro Enrico,

pur non conoscendoti personalmente, ho il piacere di seguire il tuo blog e sei un po' l'eroe dei podisti di mezza eta' come me.

Ora vorrei chiederti un aiuto...
Sono vittima di infortuni a catena dovuti alla povera dotazione genetica per la corsa (ho le gambe storte, etc).
Ho purtroppo una corsa totalmente asimmetrica tra parte destra e sinistra del corpo.

Per farla breve, conosci qualche bravo "posturologo" in Veneto (meglio zona Padova, Treviso, Venezia) che possa fare una analisi seria della mia corsa e proporre qualche rimedio.
Non un semplice podiatra che mi proponga dei plantari (ne ho gia' 4 tipi diversi...), ma una persona che possa vedere l'assetto complessivo della muscolatura, etc

grazie, Roberto

Anonimo ha detto...

Io toglierei il " Non" dal titolo! Sii contento comunque stiano andando le cose. Anche se i problemi alle gambe ci sono, non focalizzare troppo l'attenzione su questo aspetto.
Immagina di essere già in ottima salute, malgrado i fastidi agli arti, e vedrai che questo atteggiamento ti aiuterà a risolvere il problema.

VISUALIZZA e PENSA POSITIVO !!!

A.D.

Enrico VIVIAN ha detto...

@by7: grazie per l'apprezzamento! le gambe storte ci accomunano e anche gli squilibri, più o meno limitanti

ho visto analisi acutissime eseguite da Lab3D a Padova (è misurato tutto in dinamico) che poi devono essere implementate da terapista o allenatore; mi informo e ti so dire; a che indirizzo ti scrivo?

@anonimo: non mi focalizzo sui dolori e non posso far finta che non ci siano; sembrano essere effetti residui di cause rimosse, non per questo danno meno fastidio o sono meno limitanti

by7 ha detto...

@Enrico:

grazie mille. Perche' tutti questi infortuni mi stanno togliendo il piacere di allenarmi.

Scrivimi pure all'indirizzo roberto.veneziani@gmail.com

Anonimo ha detto...

Caro Enrico, colgo il tuo sfogo e anzi in effetti mi stupivo di quanto ti davi da fare per cose diciamo di "segreteria". Per quanto riguarda la pubblicazione dei post sul sito [AV] io non ho "i poteri", mentre ne ho per [AV master] dove in effetti potrei integrare quel che fanno altri. In effetti (specie quello assoluto è molto "rigido". Siro

Enrico VIVIAN ha detto...

@Siro: nessuno sfogo! solo una riflessione a voce alta suggerita dagli ultimi eventi e approfondimenti; nel post ci sono solo alcuni tratteggi di un quadro più ampio che forse avremo modo di discutere in sede opportuna con gli interlocutori interessati; non ti crucciare! fa parte della visione sistemica

by7 ha detto...

@ Enrico:
un Reminder sull'argomento analisi biomeccanica...

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