giovedì 16 agosto 2012
Alpago - Il Test della Scala a Chiocciola
Non ha nessun valore scientifico, solo statistico per me, perché la percorro da 36 anni, da quando avevo l’età di Camilla e il dormitorio per una decina di giovani scatenati stava proprio in mansarda, che ora è ristrutturata e separata in due unità contenenti sei letti e ripostigli a sufficienza per avere un minimo di indipendenza. Quasi tutto il resto è in comunità.
Col tempo i miei piedi sono cresciuti, come l’altezza, ed è facile immaginare le contorsione al di sotto delle assicelle e del piede interno all’origine della chiocciola. Ormai non ci penso più, tutto in automatico, anche quando porto il carico di Tommaso al piano superiore. Ci penso invece al mattino, quando caviglie e tendini di Achille non vogliono ancora svegliarsi e invece devono affrontare la tortuosità verso il piano di mezzo. Poi la giornata è in discesa, anche se inizia sui talloni come capitava vent'anni fa.
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