Non è mai stato in fin di vita, ma ha riportato un bel po' di fratture per una caduta in bici durante un allenamento: due vertebre, una clavicola, alcune costole. Più un infortunio alla spina dorsale. Ecco Lucas VERZBICAS muovere i primi passi, dimagrito oltremodo e ben assistito: il suo primo obiettivo è reimparare a camminare. Poi verrà il resto ... qui il riassunto
@RW fino alla settimana scorsa.
L'atleta si era ben diviso fra corsa e triathlon fino allo scorso anno, quando era riuscito a 18 anni a scendere sotto i 4:00 nel miglio e a vincere i Campionati del Mondo di Triathlon a Pechino. La scelta dell'Università dell'Oregon a Eugene nello scorso autunno sembrava avergli fatto privilegiare la corsa. Poi a novembre la decisione di iniziare la carriera professionistica nel triathlon dopo le prime non brillanti prestazioni nei cross di inizio stagione (vd.
@RW).
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la maglia che fu
di Alberto e Galen |
Lucas non vedeva luce nella corsa, non abbastanza per lui (vd.
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I was really set on running," he explains, "but it took a lot of time for me to realize what I was best at. As a triathlete, I could really make an impact for the sport and only have good things happen. As a runner, I don't know. Maybe I could be in the top 20 in the world, maybe the top 10, but I wouldn't make such an impact." Verzbicas is aware of how tough it would be to compete against the world's best distance runners. "Maybe I could be the best in the nation," he states, "but I can't see myself now running a 2:03 marathon or a 12:35 for 5,000, which is what it would take to be the top world level." Il suo ragionamento tecnico non fa una piega: con il suo finale di corsa può fare la grande differenza nel triathlon. Eppure gli sarebbe stato sufficiente parlare con Alberto SALAZAR e Galen RUPP: Eugene-Portland sono un paio di ore di strada. Un passo alla volta per una lunga carriera, anche solo di corsa (vd.
post 21/08)
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