William è antropologo, non linguista o filosofo, e trasmette meglio i suoi insegnamenti con gli aneddoti che con i ragionamenti e di sicuro darà il meglio di sé dal vivo a Vicenza il 12 ottobre prossimo (vd. sito CMF). Vi regalo il finale, alle luce del quale affrontare il libro e la giornata formativa.
Non c'è dubbio che emettere un NO positivo richiede coraggio, visione, empatia, forza, pazienza e perseveranza. Ma è nelle capacità di ognuno ogni giorno e i compensi sono potenzialmente enormi.
Riabilitando il NO e sposandolo con il SI possiamo costruire una vita migliore per noi e per coloro che ci circondano. Con questo modo di procedere possiamo costruire per i nostri figli e nipoti un mondo migliore, basato su integrità, dignità e rispetto reciproco.
Non dovete scegliere tra dire NO e ottenere un SI. Potete fare entrambe le cose. Potete dire NO ... positivamente!
Vi auguro il genere di successo che può derivare solo dall'essere fedeli a se stessi e rispettosi degli altri!
2 commenti:
Dire di NO è spesso difficile... Mi ci ritrovo io stesso in prima persona. Ho migliorato molto questo aspetto, ma mi rendo conto ke ancora mi ci ritrovo.
Aimè è solo un sensazione di "benessere" effimera visto che probabilmente quel SI (al posto del NO) porterà a cambiare programmi all'ultimo, improvvisando... Aumentando di fatto il fattore d'incertezza, ke di conseguenza puó portare a performance di livello inferiore.
Dalle grandi dispute internazionali alla lettura serale della figlia, William URY raccoglie aneddoti e consigli per ogni livello ... aspetta che Gioele cominci a parlare e scoprirai l'osso più duro!
È un ottimo tema per conferenze: Sebastiano ZANOLLI ha già cominciato un mese fa ... un successo! (feedback di un partecipante)
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