mercoledì 17 aprile 2013

Penna e Matita, lasciare il Segno

Per la tarda mattinata di Pasqua un cugino ha lanciato un ritrovo di famiglia via Skype e Facebook: per fortuna mi è stato riportato a voce, così mi sono organizzato, dopo Messa, per questa seconda colazione, quasi aperitivo. Giancarlo, una decina di anni più giovane di me, si è quasi stupito nel momento in cui ho estratto un blocco note che porto sempre appresso insieme a una penna o (meglio) una matita. Voleva farmi sentire un troglodita, senza sapere che tengo anche un'agenda cartacea, dove un tempo gli allenamenti erano religiosamente trascritti, commentati e contornati di tutte le informazioni per poter ricordare esattamente cosa era successo ...

Tanti si affidano a fogli di calcolo o ai diari di qualche software per GPS, ma si perdono la parte di elaborazione che si sviluppa fra la punta delle dita e quella della penna. Ancora una decina di anni fa Diego CUGIA (alias Jack FOLLA da Alcatraz) consigliava di usare la stilografica per essere costretti a scrivere lentamente e aspettare che l'inchiostro asciughi, perché nella rapidità della comunicazione spesso sbava la comprensione, se non l'intelligenza.

gennaio 1992, info per futuro post
Poi in qualche modo Giancarlo si è ricreduto per altre vie nel momento in cui, descrivendo la sua attività di DeeJay con il fido portatile, mi ha raccontato di un ritorno al vinile da parte di concorrenti che preferiscono dimostrare la loro conoscenza musicale e abilità manuale mixando vinili e sottrarsi così alla condanna di software che centrano le tracce su piatti complanari, perfetti e senz'anima.

PS tanto per non finire il post senza un link, ecco i consigli di un giornalista con i capelli bianchi agli "Italiani di Domani": Beppe SEVERGNINI docet!

9 commenti:

Siro ha detto...

mannaggia, le agende settimanali: mai trovata una che mi soddisfi appieno. I giorni in verticale sono stretti, ma soprattutto ci son sempre i sabati e le domeniche sacrificati in metà spazio (quando invece per noi sono i giorni di gare, appuntamenti, descrizioni...)

Vedo in alto un rigido promemoria di Ferrograd.
CUS... a Padova? io ho iniziato a frequentarlo regolarmente in pausa pranzo nel 2008 o 2009.

Enrico VIVIAN ha detto...

il layout ti costringe alla sintesi: quando ti abitui hai tutta la settimana sott'occhio!

per la domenica è possibile recuperare spazio da venerdì sera

continua a cercare fra le righe: a breve per le esplicitazioni

Ferrograd?!? vedi gli effetti nelle note del giovedì

Siro ha detto...

eh... visto tutto, sì

per il layout, uso anch'io le settimanali e son passato dai formati classici, alle midi e alle mini, trovandone con giorni orizzontali con uguale spazio per tutti i giorni più un ottavo per le note (che uso in genere per starci con tutto quel che accade nei weekend)

Giuse ha detto...

Sono un ultra tecnologico lo ammetto... ma la parte del

"si perdono la parte di elaborazione che si sviluppa fra la punta delle dita e quella della penna"

Mi fa parecchio riflettere... credo che cambierò qualcosa :-D

Enrico VIVIAN ha detto...

KEEP WRITING!

un docente a un corso informativo nella scuola di Camilla si lamentava della perdita dell'uso delle dita nei bambini: con i dispositivi elettronici ci siamo ridotti a pollice e indice

Siro ha detto...

in casa mia si suona il piano, almeno anche le altre dita son salve :-)

Enrico VIVIAN ha detto...

KEEP PLAYING!

una vena musicale preziosa

forbit srl ha detto...

L'utilizzo di tablet, smartphone elaboratori elettronici, ecc.. ci ha spinto ad abbandonare l'utilizzo delle tradizionali penne e matite per prendere appunti o altro. Si tratta di una situazione davvero molto criticabile. Congratulazioni per il blog!

Enrico VIVIAN ha detto...

grazie per l'apprezzamento! qualcuno corre in forbit?

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