Desi, Ryan, Abdi, Shalane, Meb, Kara @ Houston 2012 classifica completa dei primi 20 @RW by David MONTI |
Avevo già anticipato tante informazioni nel post 02/01, poi aggiornate nel successivo post 10/01, perché l'interesse è stato notevole sia per l'evento in sé, sia perché al momento non c'è molta concorrenza nella comunicazione. Non essendoci stata diretta di gara, Runner's World aveva predisposto un servizio di aggiornamento continuo online, mettendoci i suoi due più validi cronisti: Amby BURFOOT per i maschi, Scott DOUGLAS per le donne. Ecco il nuovo mezzo di comunicazione globale: NO radio, NO televisione, SI blog interattivo. Come è andata la gara? Senza perdersi in mille rivoli si può leggere la sintesi ufficiale della federazione statunitense @IAAF.
Dathan RITZENHEIN @ Houston 2012 |
Spietata la legge dei Trials: i primi tre alle stelle, dal quarto in poi nelle stalle! Dathan RITZENHEIN ha ottenuto il personale in 2h09'55" e sembra disperato. Nonostante tutto l'impegno profuso, il cambio di allenatore e il supporto dei fisiologi Gatorade non riesce a trasformarsi in maratoneta, sempre sofferente nella seconda metà per i crampi che limitano i crono, nonostante le eccellenti potenzialità aerobiche e tecniche. Ha troppa voglia di partecipare alle Olimpiadi: riuscirà ad affilare le armi e guadagnarsi il podio ai Trials estivi? Ecco la sua intervista post gara @RW.com. Quanti paesi non africani si permettono di escludere un atleta con prestazioni del genere?
Amy HASTINGS @ Houston 2012 |
Torno al protagonista assoluto maschile, quel Meb KEFLEZIGHI che in Italia è famoso per essere stato l'ultima ombra in scia a Stefano BALDINI sulla via dell'alloro olimpico ad Atene. In verità è molto di più (vd. scheda @IAAF). Alla fine Meb c'è! E non è stato facile. Il 2011 è stato travagliato per diversi motivi, fin dalla rinuncia alla maratona di primavera che gli ha permesso di immaginare lo scenario del successivo autunno-inverno "se non corro a Boston, posso pensare di tenere le energie fisiche e nervose per una doppietta ravvicinata NYC-Trials". Tanti hanno sollevato dubbi "sono cose da fare alla sua età?". I risultati gli hanno dato ragione. Nei precedenti post 02/01 e 10/01 avevo già segnalato un paio di significative interviste del 29/12 e del 10/01 che si possono rileggere con altri occhi sapendo come è andata a finire.
La sede dei Trials Olimpici di maratona mi ha richiamato alla memoria la famosa frase "Houston! Abbiamo un problema!", che segna il film Apollo 13, altro grande successo da Oscar di Ron HOWARD (vd. scheda @it.wikipedia). Effettivamente nel volo di 69 giorni da NYC a Houston Meb ha provato a chiamare la base per rimediare al buco nel piede e tutto il suo team lo ha supportato alla grande.
Non era questione di vita o di morte come nella missione spaziale, ma una gara a cui teneva molto e che amplifica il significato della sua carriera, in modo da avere ancora storie da raccontare. E alla fine ringrazia tutti, anche l'infortunio (vd. interviste US Men Team @RW.com).
Meb KEFLEZIGHI @ Houston 2012 |
Facile a posteriori, vero? Eppure Meb ha una caratteristica che condivide con il suo amico Ryan HALL: una fede incrollabile! Religiosa o no, è quella che mantiene vivi quando tutto sembra andare per il peggio. Le sue twitterate sono spesso citazioni della Bibbia, la rete di speranza che ha tenuto sollevata la carriera sportiva, spesso in difficoltà.
Meb KEFLEZIGHI @ NYC 2011 ph. Giancarlo COLOMBO |
Dopo tanto parlare di altri - avendo pure trascurato le donne! - arrivo a me. Della settimana trascorsa ho poco da dire in aggiunta al finale del post 10/01: sono stato completamente fermo dalla corsa e ho continuato a lavorare sul riequilibrio del ginocchio. Come è possibile farsi tanto male solo correndo male? C'è chi è riuscito a far di meglio. Per esempio lo stesso Meb ai Trials NYC 2007 in cui una contrattura al polpaccio lo portò a una frattura delle ossa pelviche. O anche lo stesso Stefano BALDINI che arrivò alla prefatturazione del piatto tibiale nella maratona di Londra 2008, sulla via delle Olimpiadi di Pechino (vd. post @StefanoBaldini). Attendo la RMN di sabato: presumendo che sia negativa, nel frattempo ricomincio a correre! Chi non perde colpi è Geoffrey MUTAI, già vincitore in un cross in Kenya. Da leggere fra le righe chi si è lasciato alle spalle (vd. report @IAAF): non era solo un campionato locale di polizia.
Meb corre 1h02'17" alla Mezza di San Jose 02/10/2011 un mese prima di NYC
L'ultimo allenamento impegnativo di Meb prima dei Trials - Tempo Run 16km del 31/12/2011
7 commenti:
Bellissimo articolo, davvero ricco di spunti.. sia tecnici che di atteggiamento!
Mi piacerebbe molto citere il virgolettato di Meb in uno dei miei prossimi articoli, è ok per te?
Quando dici "D'altronde anche Nike aveva cominciato così" cosa intendi?
Grazie mille.
@Giuse: i miei post sono come un buffet! prendi tutto quello che ti piace!
di link in link trovi tante altre belle frasi di Meb; se non hai tempo di leggere il suo libro Run To Overcom (aiutato da un ghost writer) puoi sempre chiedergli l'amicizia su TWITTER https://twitter.com/runmeb ... più di 1'000 sono in attesa per aggiungersi ai 16'000 follower
ai bei tempi Blue Ribbon Sports ha fatto i primi esperimenti smontando scarpe Tiger ... nessuno nasce imparato!
@Commento Eliminato ... perché?
Sono già un Twitter seguace di Meb e ho letto il primo capitolo del suo libro (Free sul suo sito), mi sa che lo ordinerò a breve!
non so perchè sia stato eliminato il commento,se l'ho fatto io è stato per sbaglio...comunque,in pratica,mi chiedevo quali le ragioni del livello così elevato della Maratona USA,20 atleti sotto 2h15'00'',50 sotto 2h20'00''e 75 sotto 2h25'00''in una sola gara...e che cosa si possa in Italia prendere da loro(anche nella Maratona oltre che in molte altre cose dove già ci siamo ''americanizzati''e altre in cui forse dovremmo farlo)
@Giuse: buona lettura! ti sei convertito?
@Daniele: mai paura! capita di premere il pulsante sbagliato
tu hai dato i numeri dello spessore della maratona in USA, che ha pochi eguali al mondo; finalizzare la maratona è tornato un tema qualificante della preparazione dei fondisti USA, radunati nella gara cardine della stagione: i Trials Olimpici! la maggior parte di chi ha il minimo partecipa, anche se ha poche speranze di fare parte del Team USA; aggiungi un ottimo montepremi, una furba posizione nel calendario, un valido percorso, un meteo favorevole, ... e l'alchimia funziona!
vedi in Italia tutti questi elementi? se non ci siamo arrivati quando c'erano gli atleti, come possiamo arrivarci oggi? eppure anche la maratona made in USA ha avuto momenti molto bassi
ecco una bella e lunga intervista @runningtimes al 10^ arrivato: How Did Jimmy Grabow Run 2:12:29 in His First Marathon?
Posta un commento