martedì 12 giugno 2012

C'è un Grande Prato Verde (dove volano gli aerei)

a piedi nudi sull'erba
Sapevo che c'era, spesso sfiorato con le mie corse all'interno dell'argine del Brenta, ma non l'avevo mai considerato, forse perché non ero stato sfiorato dagli aeromodelli. Poi mi è capitato di guardarlo più da vicino, fino a quando non ci ho portato Scuola di Corsa (vd. post 27/05). Poi ci siamo ritornati ancora giovedì scorso, quando abbiamo svolto alcune esercitazioni a piedi nudi sull'erba. Avviandoci verso le auto parlavo con Tommaso della mia situazione al ginocchio e lui mi raccontava di una caviglia che aveva fratturato e della impegnativa ripresa quando la terapista gli disse di muoversi, nonostante il dolore.

quasi in stallo
Avevo accompagnato in parte gli allievi quella sera: se faccio i miei esercizi, non guardo più i loro. Di solito sono dimostrazioni e correzioni. Quindi mi sono ripromesso di tornare su quel prato perfettamente tenuto - meglio di un campo di calcio - in modo da non far inciampare gli aeromodelli del locale Gruppo Francesco BARACCA (vd. sito). Ho chiesto a più di un associato e ognuno mi ha confermato che non ci sono problemi a calpestare la pista. Volano poco gli aerei: basta un po' di vento o un po' di pioggia e sono in difficoltà. Poi ci sono gli orari in cui i motori a scoppio non possono disturbare. Io (mi) faccio meno problemi.

arte sugli argini del Brenta
Così da venerdì scorso ho preso appuntamento quotidiano con quel grande prato verde, equidistante dai campanili di Nove e Cartigliano, facilmente raggiungibile e poco frequentato. È utilizzabile anche subito dopo la pioggia: la ghiaia drena velocemente sotto il minimo strato di terra. Vado avanti e indietro facendo all'aria aperta andature ed esercizi a corpo libero. Quando arrivano i legittimi utenti cedo il passo e quasi mi perdo a vedere le evoluzioni. Non saranno da campionato, ma per me sono molto suggestive, come i panorami d'intorno (vd. fotoalbum post 27/05). Basta avere il tempo e il cuore aperto.

2 commenti:

bressdicorsa ha detto...

direi che e' una metafora perfetta del tuo periodo questo racconto,non credi?forza uomo

Enrico VIVIAN ha detto...

C'è un qualche significato se il tuo commento mi arriva nel giorno di Sant'Antonio da Padova?

GRAZIE, Bress: tireremo fuori qualcosa di buono!

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