Questione di Stile (3) - (Ri)cominciare a Correre

Il Grande Sport nr.156

Recupero il titolo dei post dedicati ad Alberto COVA (vd. 30/01 e 01/02), allora legato alla sua inconfondibile tecnica di corsa, tanto discutibile quanto efficace, ora per evidenziare come i pensieri in merito a uno stesso argomento siano da sistemare secondo l'ambiente di pubblicazione. Questo è il testo originale, immagini comprese, miscelati a inizio aprile per AV MASTER Letter nr.07, poi webzinati a pag.04 il 17/04 (vd. pdf), e gli stessi concetti sono stati riorganizzati per Il Grande Sport nr.156, stampato a pag.02 il 22/04 (vd. pdf).

Torno all’incontro di presentazione Running School martedì 20/03 (vd. pag.4 di AV MASTER Letter 2012-06) perché ho trovato ancora qualcosa da aggiungere al mio breve intervento, un qualcosa che mi accomuna a chi inizia a correre. Nelle presentazioni di solito vengono elencati i risultati, tempi, vittorie, … e Siro quella sera è partito fin dall'inverno 1982-83 con una campestre provinciale quando eravamo cadetti (vd. post 06/04/2011). Tanti bei ricordi, tante belle soddisfazioni, ma non è stato tutto rose e fiori, anzi. Senza rivangare troppo, partiamo dal recente passato, dallo scorso autunno.

tendine di Achille porta fortuna
a ginocchio (vd. post 04/03)

Duro l’asfalto, quando gli si sbatte contro! Nell’AV MASTER Letter 2011-47 avevo già accennato all’incidente prima della Mezza dei 6 Comuni il quale avrebbe dovuto risolversi con un po’ di riposo delle parti contuse. Invece non è stato così. Tre mesi di attesa e di terapie non hanno sortito il risultato sperato. (Per i curiosi ci sono tante tracce nel blog fra novembre e febbraio, una continua altalena fra speranza e illusione.)

Alla fine ho reincontrato il chirurgo che mi ha sistemato i tendini di Achille sette anni fa e mi ha suggerito “apriamo, vediamo, facciamo quello che c’è da fare”. Ora come allora nella risonanza magnetica si vedeva solo sofferenza senza discontinuità. Io ci ho creduto nuovamente e infatti la rottura della cartilagine sulla testa del femore (il condilo mediale per la precisione) non si sarebbe sistemata al meglio da sola. Forse per la normale vita quotidiana, di certo non per quella sportiva. (Per dettagli vd. post 04/03).

dalla piscina a casa

In tanti mi consolano “dai che torni più forte di prima!”. Accetto volentieri l’augurio. Ma cosa vuol dire “prima”? e prima quando? 2011, 2010, 2009 … o 1993, 1992, … 1987, 1986, … Ho patito molti infortuni nella mia carriera del millennio precedente,  ma solo l’operazione ai tendini di Achille mi ha costretto alla ristrutturazione completa dell’azione di corsa e della condizione fisica , proprio come ora. Lo stesso percorso mi aspetta fra un paio di mesi, quando potrò ritornare a correre.

Forse in autunno sarò di nuovo in salute, quasi come prima, e vorrei correre la maratona di Berlino insieme agli amici AV MASTER – Runitaly First. (Mi brucia ancora la disdetta della maratona di Boston del prossimo lunedì 16 aprile.) Sappiate fin d’ora che non sarà stato facile e vorrà dire che avrò evitato il trapianto autologo della cartilagine che potrebbe non avere voglia di ricostruirsi. Non come vorrei: per (ri)cominciare a correre.

AVML nr.2012-07

Ecco come è diventato il pezzo in una sapiente miscelazione di Siro con un'immagine che mi rende più riconoscibile e comprensibile alla tribù arancione. Tutto per rispondere alla domanda nascosta nel titolo "perché alle gare mi vedete in bici e non in corsa". Lo stesso argomento rigirato al meglio. Meno link, più spiegazioni.

Quale piace di più? Continuo con la teoria del buffet sulla via di diventare un gran gourmet (quando mai?!?): ognuno prende quello che serve, quello che preferisce. Dovrò essere bravo io a sintonizzarmi sul gusto del mio interlocutore, quando il dialogo si fa ristretto, perché la finestra di attenzione è sempre più limitata.

PS anche Alberto COVA come Carlo GRIPPO, era amico di Fulvio.