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albicocche @ Carmini |
Ogni stagione ha i suoi frutti e dopo le olive (vd. post
19/10/2011) e le ciliegie (vd.
post 25/05) è tempo di albicocche e prugne delle diverse varietà. Pensavo fosse il pollice verde di mio padre che ha fatto caricare i rami di frutti fino a spezzarsi. Gli ho così suggerito di selezionare i fiori da far maturare, come mi aveva insegnato Angiolino nelle vigne di Massimo (vd. post
23/05/2011). Funziona così anche per la non-uva?
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susino imploso @ Brenta |
Non lo so, so solo che è impossibile star dietro all'albicocco nel mangiare i frutti che produce, a meno di non distruggersi l'intestino. Puoi regalarne cesti, puoi fare chili di marmellata e ne restano ancora sui rami. Di qui il pensiero
Run like Apricot, un po' come cantano Pink Floyd (vd.
post 04/03).
Stamattina sono tornato in Brenta, giusto in tempo per fare i miei 40' di esercizi/andature frammisti a corsa a piedi nudi, prima che arrivassero i libelluloni telecomandati. Sulla via del ritorno ho notato un'alta siepe formata da più alberi di susine selvatiche, grosse poco più di ciliegie, e un anziano attrezzato con grandi secchi che raccoglieva a piene mani. Mi sono avvicinato e anche qui ho notato la magnifica generosità della natura, che a volte eccede: i rami dell'ultimo albero della fila erano completamente a terra, spezzati dal peso dei propri frutti. Seguire il proprio destino fino alla morte.
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