una vetrina a Palazzo ROBERTI |
una parola per tutti |
# l'orgoglio di aver scritto il libro da sé
# l'ispirazione per un "sogno quasi impossibile" dove tutto si gioca sul quasi (interpretazione e conversione)
# l'importanza dell'educazione ricevuta dai genitori
# il senso civico che fa apparire eccezionali scelte che dovrebbero essere comuni
# l'attuale periodo positivo (quando per il resto del mondo non sembra andare bene)
GdV 25/07/2012 |
# la lezione dei grandi scalatori italiani come Riccardo CASSIN, Walter BONATTI e Reinhold MESSNER che hanno fatto tanta storia dell'alpinismo mondiale
# il riconoscimento del talento assoluto di Manolo (qui l'intervista barbarica sempre con Daria BIGNARDI 08/04/2011): Simone si è fatto un mazzo tanto ...
# il profondo feeling con polacchi, russi, kazaki ... duri e sinceri: gli ricordano gli italiani di una volta, quelli che non si lamentavano
# la scelta delle scalate invernale per ridare pieno senso a parole come esplorazione e avventura
# la scelta dello stile alpino per un rapporto autentico con la scalata
# nelle disgrazie in montagna c'è un 20% di sfortuna e un 80% di imprudenza (lo dice uno che ha ancora tutte le falangi al proprio posto)
# il coraggio di rinunciare quando si annusa pericolo, ancora prima di vederlo perché di solito è troppo tardi
# 25'000 copie vendute del libro (alla quarta ristampa) praticamente senza presentazioni (quella di Bassano era la terza)
# un intercalare rafforzativo ormai normale che usa anche nel testo ... a presto per il resoconto del libro!
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