giovedì 13 dicembre 2012

Mo FARAH, ispirazione per tutti

Rihanna, figlia acquisita
Si può pensare di sapere tanto dei campioni più celebrati, perché nel momento del successo si scava molto per trovarne le ragioni. Nel caso di Mo FARAH l'amplificazione nel paese adottivo è stata enorme per un doppio oro tanto sperato quanto previsto (vd. post 28/08) e quindi ancor più difficile nel dover incastrare tutto perfettamente nelle Olimpiadi casalinghe.

L'articolo @Guardian_07/12 avrebbe potuto sfuggirmi, poi il titolo "What drives Mo Farah?" mi ha incuriosito e il sottotitolo "Once, he spent time playing computer games and eating curry. So how did Mo Farah become a man driven enough to win double gold at the Olympics?" lanciato nella lettura delle 15'000 potabili battute ...

ricordandomi del post 10/12 in cui guardavo Andrea LALLI e Ryan HALL. Tra il nostro atleta e il bicampione olimpico c'è un profondo link nel passato (entrambi campioni europei di corsa campestre nel Campaccio a S. Giorgio sul Legnano nel 2006) e forse nel futuro, entrambi avviati verso la maratona. Il molisano vuole esordire in uscita dall'inverno, a Roma (mancano tre mesi!), il britannico aspetterà il 2014 perché ha legittime ambizioni in pista per ripetere ai prossimi Mondiali di Mosca la doppietta olimpica sfuggita a Daegu 2011. La concorrenza è gestibile.

archer vs. mobot @DailyMail
Torno all'articolo @Guardian_07/12 perché fa un ampio racconto della storia di Mo (simile a quella di Meb KEFLEZIGHI, senza il dramma del profugo - vd. post 02/11), un ragazzo ben dotato ma poco convinto e indisciplinato, nonostante il sostegno di molti, anche quello di Paula RADCLIFFE (vd. post 29/11), che gli paga la scuola guida per renderlo autonomo nei trasferimenti. Poi è una sequenza di step successivi nel credere che può diventare qualcosa di meglio e di più, con tutte le conseguenze, a volte difficili, come quello di partire da solo per il Kenya subito dopo la la luna di miele, o quello di far emigrare la famiglia in Oregon per allenarsi con Alberto SALAZAR (vd. post 21/08).

Stupefacente e duraturo l'effetto olimpico in Gran Bretagna! Nel post 15/11 abbiamo trovato due immensi campioni, come Daley THOMPSON e Seb COE, vivi anche al di fuori della comunicazione sportiva. La risposta alla domanda "cosa farà Mo nel giorno di Natale?" trova posto @Telegraph_11/12 in 1'400 rapide battute per dipingere l'atleta maggiormente preoccupato dalle gemelle da cambiare che dagli avversari. In attesa del figlio maschio ...

2 commenti:

Giuse ha detto...

Bè... è il tipico personaggio buono di cui tutti vogliono sapere tutto... e che i pubblicitari si contendono a colpi di STERLINE :-D

Tra l'altro, di Salazar c'è una bella storia su Runner's World di questo mese... ma sono certo che tu te la sia già divorata! ;-)

Enrico VIVIAN ha detto...

YA! Si stanno contendendo il suo esordio in maratona ... Londra in pole position!

Mi sono perso la storia su RW ... è per caso ricavata dalla sua autobiografia - vd. post 21/08? C'è materiale per dieci articoli ...

GRAZIE, UOMO!

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