Mi ha appena chiamato il mio amico BeppeC, un ingegnere tutto da scoprire dopo l'omonimo Avvocato BeppeP (vd. post 27/04), e mi ha detto "facciamo un bel concerto con Samuele VIVIAN". Se è nato a Vicenza una qualche parentela ci sarà, visto che gli storici sono risaliti con l'albero genealogico fino al 1400. Almeno qualcuno in famiglia che esprima un gene artistico.
Venerdì 22 giugno, alle 21, a Quinto Vicentino nel parco di Villa Thiene, sede comunale, si terrà il concerto del chitarrista vicentino Samuele Vivian che vive e a lavora fra Giamaica e Stati Uniti suonando con numerosi musicisti di livello internazionale, vincitori di grammy, quali Buena Vista Social Club, Sean Paul, Shaggy, Chinna Smith, Damian e Stephen Marley, questi ultimi in particolare sono il chitarrista e due dei figli del mitico Bob Marley.
Vespaiolona a Breganze
può attendere il 2013
Samuele Vivian ha iniziato a suonare a dieci anni, nel 2009 ha conseguito la laurea in chitarra jazz e pedagogia all'Università di Graz e ora insegna chitarra moderna ed improvvisazione jazz all´“Edna Manley” Università delle Arti visive e dello spettacolo di Kingston in Giamaica. Samuele è il primo italiano ad avere l'onore di insegnare in questa prestigiosa università che rappresenta l'istituzione artistica più importante dei Caraibi.
Samuele ha tenuto numerose esibizioni musicali in svariate città europee, americane e sud-americane, per quest´anno ha fissato un´unica data in Italia per aiutare i terremotati. Con lui le voci di Rossana Carraro e Alice Vivian. L´ingresso è libero. I proventi del servizio di ristorazione andranno ai terremotati emiliani.
A dire il vero in famiglia VIVIAN un chitarrista c'è già, ma porta il cognome ROSSI perché figlio dei miei amici Tiziano e Marilisa VIVIAN. Tanto per rinforzare il concetto, abitano in via G. VIVIAN a Marsan.
nel giardino sotto le mura
Sono appena tornato da una lezione musicale a cui è seguito il concerto con il gruppo Generation 90210. All'anagrafe è Stefano, con la chitarra in mano diventa Doopy. Una serata in due tempi di circa 45': mi sono divertito molto di più dell'altra sera.
6 commenti:
Anonimo
ha detto...
Mi fa molto piacere che tu ti sia divertito ieri sera!
Come già sai, ripeteremo l'esperienza mercoledì prossimo. Invece mercoledì 4 Luglio suoneremo per strada in Via Gamba a Bassano del Grappa in occasione della notte bianca.
la rottura della chitarra non è un gesto sempre comprensibile ovunque: ci hanno provato i Placebo a Sanremo qualche anno fa ... un effetto di cattivo gusto!
Personalmente detesto Kurt Cobain. Ma i gusti son gusti :). Rompere una chitarra significa sputare in faccia a tutti i ragazzini che la vorrebbero e non hanno i soldi per comprarsela, quindi evito a prescindere. Senza contare che essendo le chitarre che uso io tutte costruite su misura (e quindi non chitarre "da negozio"), sarebbe come ammazzare una figlia per me!
6 commenti:
Mi fa molto piacere che tu ti sia divertito ieri sera!
Come già sai, ripeteremo l'esperienza mercoledì prossimo. Invece mercoledì 4 Luglio suoneremo per strada in Via Gamba a Bassano del Grappa in occasione della notte bianca.
Grazie mille per lo splendido articolo!
Stefano aka Doopy
GRAZIE a TE per la SERATA! A misura del popolo marosticense. Tanto è arrivato seguendo le onde sonore più che le locandine.
Ho visto la pagina FaceBook molto pulita: vi seguirò!
In via Gamba ci sarà il carburante per il pubblico, quello che mancava in Biblioteca.
Attenti alla scelta dei brani! con i NIRVANA rischi di spaccare la chitarra ... (blasfemia!)
Non c'è problema, i Nirvana sono aboliti direttamente dal repertorio :)
Stefano
eppure trovo sempre grande carica in "here we are now, entertain us"
la rottura della chitarra non è un gesto sempre comprensibile ovunque: ci hanno provato i Placebo a Sanremo qualche anno fa ... un effetto di cattivo gusto!
Personalmente detesto Kurt Cobain. Ma i gusti son gusti :).
Rompere una chitarra significa sputare in faccia a tutti i ragazzini che la vorrebbero e non hanno i soldi per comprarsela, quindi evito a prescindere. Senza contare che essendo le chitarre che uso io tutte costruite su misura (e quindi non chitarre "da negozio"), sarebbe come ammazzare una figlia per me!
Stefano
posso capirti perfettamente!
fosse ancora vivo Kurt forse non sarebbe così famoso
ci vediamo mercoledì
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